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Il cavallino più atteso

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Quattro sedili, quattro porte e un motore V12 da 725 CV: il marchio di Maranello svela la sua ultima rivoluzione

A cura di Motori.it

La Ferrari Purosangue è la Ferrari che non c’era, quella che nessuno poteva immaginare. Per disegnarla Flavio Manzoni, Senior President del Design Ferrari, si è ispirato a Michelangelo dopo aver letto Il tormento e l’estasi di Irving Stone. Il suo team ha dato ampio spazio a una creatività smisurata: Federico Acuto, Andrea Militello e Angelo Nivola sono i designer che insieme al demiurgo di Maranello hanno lavorato al progetto realizzando qualcosa di unico.

I quasi 5 metri della Ferrari Purosangue non sono i 40 metri della Cappella Sistina, ma racchiudono un potenziale d’immagine analogo. Michelangelo affermava che “si dipinge con il cervello e non con le mani”, e in effetti è quello che è avvenuto a Maranello. L’aerodinamica è stata curata ai massimi livelli, senza sfociare negli elementi attivi della SF90 Stradale: basta guardare come il cofano in alluminio, tanto affilato quanto aperto ai flussi, indirizza l’aria sul resto della carrozzeria o la cura maniacale dedicata al design dell’estrattore, dello spoiler e dei passaruota. La distanza dal suolo è superiore alle Ferrari fino a ora prodotte, lo spazio a bordo è ampio e non manca un bagagliaio spazioso. La portiera posteriore più corta è priva di maniglia, mentre il trattamento della fiancata e l’esplosione muscolare dei passaruota proiettano la Purosangue in avanti come un corpo disegnato da Michelangelo. Le firme luminose a LED sottolineano il frontale e i LED Matrix sottostanti, deputati a illuminare la strada, si rivelano allo sguardo come una sorpresa. Le 4 sedute hanno un richiamo irresistibile: sottili, leggere, comode e avvolgenti, offrono spazio in abbondanza anche ai passeggeri posteriori come non è mai accaduto su una Ferrari. Le sedute della zona posteriore, oltre che riscaldabili, sono reclinabili e regolabili in maniera indipendente. Il passeggero ha un display dedicato da 10,2 pollici, che appare come un centro di comando dalle dimensioni quasi speculari alla strumentazione. Per il climatizzatore si alza un cilindro a scomparsa, mentre per la strumentazione digitale e l’infotainment, compatibile sia con Apple CarPlay che con Android Auto, si è ripreso il concetto lanciato dalla SF90 Stradale adattandolo a un interno con tetto panoramico. L’impianto audio di serie, firmato Burmester, vanta il tweeter a nastro, una vera anteprima su un veicolo di serie. 

Una Ferrari Purosangue tutta nuova, a partire dal telaio: da sottolineare la presenza del padiglione monoguscio in fibra di carbonio con insonorizzante annegato, più leggero del 20% rispetto a uno di alluminio. Nessuna power unit ibrida, solo il V12 per la Purosangue, il motore più potente sviluppato da Ferrari per una vettura a 4 posti, il più prestazionale del segmento. L’architettura è quella dei 12 cilindri aspirati più recenti del Cavallino Rampante, con 65° tra le bancate, e una cilindrata di 6,5 litri. Per migliorare l’efficienza meccanica e di combustione sono stati utilizzati concetti di calibrazione ispirati alle vetture di Formula 1. Il cambio a doppia frizione a 8 marce ha gli stessi rapporti della SF90 Stradale e della 296 GTB. Le prestazioni sono da urlo con una velocità massima superiore ai 310 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in soli 3,3 secondi. Con 2033 kg di peso, il ruolo dell’ABS ‘evo’ preso in prestito dalla 296 GTB e migliorato nella gestione dei fondi a bassa aderenza si rivela fondamentale al pari del sistema di trazione integrale che evolve quello della Ferrari GTC4Lusso. Quest’ultimo sfrutta le innovazioni sviluppate per il sistema a quattro ruote motrici della SF90 Stradale e il nuovo sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti (4WS) della 812 Competizione. Il prezzo, di 390.000 euro, sottolinea l’esclusività del prodotto in questione.