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Germania: settore edile in ripresa

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Secondo le informazioni e previsioni fornite dall’Associazione dell’industria edile tedesca, l’edilizia locale avrebbe superato il ristagno settoriale.
Dopo sette anni consecutivi di fiacchezza, l’industria edile tedesca ha registrato, per il corrente anno, un concreto cambio di tendenza. Nel primo semestre del 2006 il fatturato settoriale è aumentato dell’1,6 per cento a 30,7 miliardi di Euro.
Le entrate delle commesse sono aumentate addirittura dell’8,6 per cento a 22,3 miliardi di Euro. Di conseguenza, i pronostici degli operatori settoriali per il fatturato edile, per l’intero anno 2006, sembrano corretti e si aggirano intorno all’1,5-2 per cento. Lo sviluppo positivo perdurerà anche per l’anno prossimo. L’Associazione prevede un rallentamento nel campo dell’edilizia abitativa, che verrebbe compensata, però, da una vivace domanda nell’edilizia industriale/commerciale e pubblica. Nel corso degli ultimi tre mesi, tutti e tre i settori edili hanno registrato, infatti, un notevole aumento.
Nell’edilizia pubblica, le commesse sarebbero aumentate in seguito a una migliorata situazione finanziaria dei Comuni, nell’edilizia industriale/commerciale grazie a uno sviluppo positivo nella redditività di tante aziende. L’aumento nell’edilizia abitativa, tuttavia, sarebbe da attribuire in prima linea a fattori particolari, quali l’aumento dell’Iva previsto dai programmi dell’attuale governo federale per il 1° gennaio 2007, e l’abolizione dell’addizionale per la costruzione di abitazioni (“Eigenheimzulage”).
Proprio a causa di questo aspetto, un analista della Commerzbank, intervistato dal quotidiano Handelsblatt, preferirebbe di parlare di un “consolidamento”, piuttosto che di “cambio di trend”. Il positivo stato d’animo si rispecchia anche nei risultati semestrali delle imprese edili, che hanno comunicato notevoli entrate di commesse e aumenti di fatturato. Ciò vale non soltanto per le grandi industrie edili, ma anche per le imprese medie, che avrebbero registrato un’elevata saturazione delle capacità produttive.
Un ruolo sempre più significativo rivestono gli affari all’estero e in particolare in Europa, che continua a rivestire una certa importanza, specie per le imprese medie, che approfittano dell’estensione dell’UE verso i Paesi dell’Europa orientale. scorsa primavera il settore edile e gli investimenti dell’imprenditoria hanno garantito la maggiore crescita economica tedesca degli ultimi cinque anni. L’Ufficio centrale di Statistica ha confermato, poi, quanto già affermato nei giorni scorsi; in particolare il Pil ha registrato nel secondo trimestre dell’anno un aumento reale dello 0,9 per cento rispetto al trimestre precedente.
E’stata quasi esclusivamente l’economia interna (+0,8 per cento) il motore di questa crescita, mentre il commercio estero vi ha contribuito solo in minima parte. Gli investimenti nell’edilizia sono cresciuti del 4,5 per cento; quelli in attrezzature sono cresciuti del 2,5 per cento (dopo il +2,3 per cento registato nel primo trimestre). Il consumo privato è calato dello 0,4 per cento dopo che -nel primo trimestre- era cresciuto dell’1,1 per cento e questo dato torna a preoccupare gli analisti della congiuntura, anche se i dati relativi al commercio al minuto restano positivi. Gli alti costi per l’energia hanno impedito una ripresa piú consistente.