
Nell’ultimo mese i mercati finanziari hanno registrato un andamento generalmente positivo, con performance favorevoli sia nel comparto azionario che in quello obbligazionario. Così emerge da un report redatto dall’Ufficio Studi FIDA secondo cui l’azionario ha segnato un incremento medio superiore al 3%, mentre l’obbligazionario ha registrato un rialzo modesto ma positivo, attestandosi oltre lo 0,7%. Anche le materie prime hanno mostrato una crescita significativa, con un incremento di circa il 3,6%, contribuendo a un clima di ottimismo diffuso.
Un’allocazione prudente, scrivono gli analisti, avrebbe potuto generare un rendimento intorno all’1,4%. Una configurazione moderata avrebbe raggiunto mediamente l’1,9%, mentre un profilo dinamico, avrebbe potuto beneficiare in misura più marcata, attestandosi intorno al 2,5%.
Fondi comui: i 10 migliori e 10 peggiori. Le tabelle
Secondo il report di FIDA, quasi il 90% delle categorie azionarie ha registrato variazioni positive, mentre il restante 10% ha mostrato performance negative. Dal punto di vista geografico, le esposizioni americane si collocano ai vertici, seguite da quelle europee. Le tre migliori categorie sono risultate Azionari Brasile, Azionari America Latina Large e Mid e Azionari Europa (Mercati Emergenti ex Russia), mentre le strategie value, orientate ai mercati sviluppati e focalizzate su società a grande capitalizzazione, hanno complessivamente dominato la classifica delle performance.
Anche i mercati azionari settoriali hanno mostrato un trend prevalentemente positivo. La categoria Metalli Preziosi e Minerali ha ottenuto il risultato più brillante, con un rendimento medio del 15%.
Al contrario le aree asiatiche hanno registrato rendimenti mediamente inferiori. Gli Azionari India difatti hanno ottenuto il risultato meno favorevole e la performance peggiore è stata quella dei Tematici ESG in Asia Pacifico, con un calo dell’1%.
Il report di FIDA sottolinea inoltre che il comparto obbligazionario ha registrato prevalentemente risultati positivi. Le obbligazioni convertibili hanno ottenuto le migliori performance; al contrario, le obbligazioni governative Euro a lunga scadenza hanno segnato la performance meno favorevole, chiudendo a circa -0,8%. Le strategie con duration elevata e rischio di default contenuto si sono rivelate tra le più performanti.
Infine, in merito ai mercati a leva, la migliore performance è stata registrata dalla strategia Commodities a leva 3 long, con un rendimento del 18%, mentre la peggiore ha riguardato le Azioni a leva 3 short, con una perdita del 21%. Tuttavia, le strategie a leva non hanno inciso in modo determinante sul quadro complessivo.