Ecco con quali soldi si puo’ finanziare la crescita

New York – Spendere ancora e fin da subito per alimentare la ripresa dopo tanti anni di maniche fiscali larghe sara’ dura per gli stati ricchi. I governi del mondo industrializzato hanno quasi tutti visto un rigonfiamento del deficit negli ultimi trent’anni.

Sarebbe bello immaginare che un’alternativa indolore all’austerita’ e possibile in Europa. Cosi’ non e’. Detto questo, tuttavia, rimane che nonostante la complicazione e i problemi che comporterebbe un piano di nuove spese, e’ l’unica via che si puo’ e deve seguire.

L’idea che i paesi possano spendere tanto e da subito e’ un pio desiderio, proprio per via degli enormi deficit fiscali a cui si unisce una domanda fiacca dal settore privato.

Il grafico in allegato mostra l’andamento del deficit in una parte dei paesi dell’Ocse dal 1978 a oggi. La seconda tabella copre un raggio piu’ ampio di nazioni, ma in un lasso di tempo piu’ ristretto.

Entrambi suggeriscono che, nel buono e nel cattivo tempo, i governi troveranno sempre una scusa valida per spendere piu’ di quanto non entri nelle casse statali.

Un dato che fa ben sperare: negli ultimi anni i paesi ricchi sono stati molto spesso in disavanzo, ma diversi governi sono riusciti a invertire la tendenza di recente, come la Germania, ma anche altri stati ancora in grave difficolta’, come la Spagna e l’Irlanda. Si potrebbe partire da li’.