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Come diversificare con i certificati di investimento

In un contesto di mercato caratterizzato da numerosi listini in prossimità dei massimi storici, i consulenti finanziari italiani sono alla ricerca di nuove opportunità di investimento per i loro clienti. Abbiamo intervistato Luca Comunian, Distribution sales-global markets di BNP Paribas, per scoprire quali potrebbero essere le alternative ai mercati azionari e a quelli obbligazionari.

Quali sono gli strumenti finanziari che mettete a disposizione ai consulenti finanziari, considerate le attuali condizioni di mercato?

Partiamo innanzitutto dal contesto di mercato. Arriviamo da uno scenario caratterizzato da alti tassi di interesse e ci stiamo avvicinando ad uno che vedrà un loro probabile ribasso. In questi mesi il mercato obbligazionario è stato l’osservato speciale ed abbiamo registrato dei flussi importanti su tutto il comparto. Ora le aspettative sui tassi sono cambiate e questo porterà ad un possibile rallentamento dei volumi per il resto dell’anno.

Sul mercato azionario invece continuiamo a vedere una tendenza al rialzo che ormai si protrae da diversi mesi. L’equity ha performato bene lo scorso anno e anche all’inizio del 2024. In questo scenario di incertezza quello che vediamo è l’esigenza degli investitori di capire quali saranno i prossimi passi da compiere, altrimenti si rischia di ingessare i portafogli per paura di investire.

Viste queste premesse la parola d’ordine è quindi diversificazione. Sulla base di questo concetto stiamo articolando la nostra gamma prodotti lungo due direttrici. La prima è la diversificazione in termini di asset class: da qualche mese abbiamo introdotto il mondo del credito nell’universo dei certificati grazie ai Credit Linked Certificate.

Questi prodotti consentono l’esposizione al merito creditizio dei titoli sottostanti anziché al loro andamento borsistico. Per fare questo abbiamo portato su Borsa Italiana degli strumenti a capitale protetto e con rendimenti compresi tra il 5% e il 7% annuo, che saranno pagati nel caso in cui non si verifichino gli eventi di credito sul sottostante del certificato.

La seconda direttrice è stata quella di sviluppare una gamma di certificati come i Cash Collect e Maxi Cash Collect, caratterizzati dal pagamento di premi periodici e focalizzati sul mondo azionario in grado di creare quanta più asimmetria e protezione possibile nei confronti degli investitori.

Cosa significa asimmetria? Sostanzialmente cercare di pagare i rendimenti target, compresi tra l’8 e il 12% all’anno, in quanti più scenari di mercato possibile.

I certificati hanno rivoluzionato i portafogli degli investitori negli ultimi anni. Quali sono le ultime novità del settore?

Le novità risiedono nella capacità degli emittenti di certificati di generare quanta più asimmetria e quanta più protezione possibile. I prodotti più apprezzati in questo momento sono quelli che presentano caratteristiche aggiuntive come, ad esempio, i Low Barrier che hanno livelli di protezione molto profondi. Anche in caso di ribasso dei sottostanti, questi prodotti finanziari permettono di proteggere il capitale e di pagare un rendimento periodico.

Ci sono poi gli Airbag Cash Collect che hanno, come dice la parola stessa, la capacità di sovraperformare i sottostanti che invece stanno mettendo a segno una performance negativa. Tra le ultime novità lanciate da BNP Paribas spiccano anche i certificati All Coupon che, in caso di scadenza anticipata, pagano tutto il rendimento che era previsto fino alla data finale. Infine recentemente abbiamo emesso i nuovi Fast Step Down Certificate, prodotti che hanno un richiamo anticipato (che avviene dal sesto mese di vita del prodotto) più veloce e più probabile, adatti a chi vuole entrare nei mercati azionari in maniera più opportunistica, con un’ottica di breve termine. Visto che adesso si entra in situazioni di mercato rialziste, bisogna essere più opportunistici. Questi certificati vanno a pescare il rendimento sui mercati ma il richiamo anticipato, quindi l’uscita dall’investimento, vuole essere più veloce e con delle condizioni che vanno a rendere l’Autocall, (il richiamo anticipato, ndr) più facile.