L’operazione con cui Telecom Italia ha acquisito il 30% di Globo.com,
società Internet del colosso brasiliano Globo Organizacones è solo l’ ultimo tassello in ordine di tempo che il Gruppo italiano ha collocato nel quadro di una sua aggressiva strategia di internazionalizzazione.
Del resto questa strategia si sta delineando in modo molto chiaro: l’azienda punta sull’
America Latina e sul Mediterraneo, inteso come crocevia di informazioni e (tele)comunicazioni tra il nord e il sud Europa e il Medio Oriente.
Non a caso il Gruppo guidato da Roberto Colaninno sta per presentare un’offerta per la Compagnia telefonica di Stato marocchina che è in via di
privatizzazione, mentre in Turchia si è già aggiudicato la terza licenza di operatore cellulare Gsm.
E’ una strada che parte da lontano: fra il 1990 e il 2000 Telecom Italia ha investito 10,5 milioni di euro (un euro vale 1936,27 lire) in tutto il mondo. Di questi, il 62,1% in Europa e il 36,4% in America latina. In queste aree, tra
telefonia fissa e mobile, vengono gestiti circa 30 milioni di clienti.
Oggi Telecom Italia ha interessi in 18 Paesi e il percorso della internazionalizzazione passa ormai anche attraverso Internet. Il ruolo che
il Gruppo intende ricoprire è quello di partner strategico di soci locali attraverso una presenza integrata. Come fanno sapere a Via Flaminia, sede della Telecom, l’obiettivo è “concentrarsi in aree selezionate per sviluppare sinergie tra la
telefonia fissa e la telefonia mobile, e per aumentare il peso e la
centralità di Internet”.
Rientra in questo ambito anche la campagna acquisti sul fronte manageriale
che Telecom Italia sta portando avanti. E’ notizia degli ultimi giorni l’arrivo di Mario Luzzi, ex dirigente del Gruppo Fininvest. A lui, ex capo delle attività Internet del Biscione e padre del portale Jumpy,
un ruolo chiave: la carica di direttore della pianificazione strategica per il successivo salto in avanti.
Riflettori sull’America Latina, dunque. Un mercato che ha potenzialità di
crescita enormi. Solo pensando al Brasile, per esempio, il tasso di
penetrazione nella telefonia fissa è di circa il 15%, che equivale alla metà
dell’intero mercato latino-americano. Il tasso di crescita è del 17%; per il 2003 l’azienda conta di avere un parco clienti, tra fisso e mobile, di 65 milioni di individui.
Nel Paese carioca Telecom Italia è presente, per la telefonia fissa, attraverso Brasil Telecom di cui la holding Solpart Participacoes S.A. (38% a Telecom Italia e 62% a Opportunity) controlla il
51,79% del capitale. In generale, la gestione della telefonia fissa brasiliana è affidata a sei società, delle quali tre sono nate dalla
privatizzazione di Telebras, e tre dalla liberalizzazione; sono attivi anche due operatori di lunga distanza nazionale e internazionale.
Nella telefonia mobile brasiliana, Telecom è entrata nel 1997 conquistando
la licenza di secondo operatore mobile di banda B negli Stati di Bahia, Sergipe e Minas Gerais; nel 1998 ha acquisito partecipazioni in tre società.
In particolare la sua presenza è assicurata attraverso Maxitel
(detiene il 43,15%), Telecelular Sul (ha il 51,79% e opera nel Paranà
e Santa Caterina) e Tele Nordeste.
Le attività di Telecom Italia in Argentina sono collegate a Telecom
Argentina attraverso la holding Nortel Inversora che ne detiene
il 60%. Nortel Inversora è controllata al 100% da Telecom Italia e France
Telecom pariteticamente. Oggi il punto di forza su cui si sta lavorando e puntando lo sviluppo è la tecnologia avanzata, dall’Adsl ai sistemi di trasmissione Sdh, dai collegamenti in fibra ottica alla rete di trasporto digitale multiservizio. Anche per Telecom lo sviluppo di Internet è una nuova, essenziale, finestra sul mercato. In questo campo agisce attraverso
Telecom Soluciones, partecipata al 99,99% da Telecom Argentina.
La telefonia mobile argentina viene gestita attraverso Telecom
Personal. Nel giugno scorso Telecom Italia ha vinto una licenza per
fornire servizi di telefonia mobile nella città di Buenos Aires e nella zona sud del Paese.
La febbre latino-americana spinge il Gruppo fino in Cile dove detiene il 23,56% di Entel Chile, maggiore gestore di telecomunicazioni a lunga distanza e internazionali del Paese. Telecom fornisce anche telefonia mobile, Internet e servizi di telefonia locale attraverso varie controllate.
Si segnala la presenza in Americatel Usa, long distance carrier che opera direttamente sul mercato americano. Nel marzo 1998, attraverso la
controllata Pcs, ha realizzato la prima rete Gsm di tutta l’America latina.
Poi c’e’ la Bolivia: nel settembre del 1995 con un aumento di capitale riservato, Telecom Italia ha acquisito il 50% di Entel Bolivia, gestore monopolistico di telecomunicazioni che ha la licenza per la telefonia mobile
e la Tv via cavo; il resto è in mano ai Fondi pensione locali. L’accesso a Internet è assicurato dalla controllata Entel Net.
Intanto in Perù, il gruppo di Colaninno sta scaldando i motori: dopo aver vinto la
gara per la terza licenza di telefonia cellulare, Telecom si appresta a lanciare un nuovo servizio attraverso la tecnologia Gsm. Questo
aprirà la strada ad altre richieste di licenze. Fortissimo il tasso di
penetrazione stimato, che dovrebbe passare dall’attuale 4 al 14% nei prossimi cinque anni.
Infine Paraguay, e anche Cuba. Attraverso la partecipazione in Telecom Argentina, Telecom Italia è presente in Telecom Personal, che a sua volta ha una quota in Nucleo: è una società titolare di licenza cellulare Pcs in Paraguay, oltre a una licenza cellulare digitale di banda B. Nel Paese di Fidel Castro Telecom Italia possiede il 29,29% di Etec S.A.
(Empresa Nacional de Telecomunicaciones de Cuba S.A.): è il gestore di Stato
per i servizi nazionali e internazionali di telecomunicazioni cubane, che ha
anche una divisione Internet.