Due delle principali banche nel mondo inizieranno a trattare valuta online, portando cosi’ su Internet una parte del mercato valutato in 1,5 trilioni di dollari.
Entro la meta’ di aprile Deutsche Bank e Chase Manhattan inizieranno a vendere online valuta straniera a clienti istituzionali andando ad aggiungersi al numero sempre crescente di operatori che offrono ad aziende e gestori di fondi accesso in tempo reale ai cambi e transazioni istantanee.
Gli acquisti da parte di societa’ ammonta a una percentuale minima del mercato valutario globale, mentre il grosso degli affari viene condotto dal cosidetto mercato interbancario dove un numero ristretto di banche commercia in valuta tra di loro. Ma ora ci si chiede quanto possa durare questo business interbancario viste le possibilita’ aperte dall’universo Internet.
Deutsche Bank ha gia’ dato il via la scorsa settimana a trattazioni valutarie online in Asia e sebbene abbia al momento solo 6 clienti, la societa’ prevede che entro tre anni circa il 90% del giro d’affari non interbancario, valutato in 400 milioni di dollari al giorno, sara’ condotto online.
Chase gia’ opera un sistema computerizzato di contrattazioni che genera annualmente decine di miliardi di dollari , pari al 5-10% del fatturato totale degli scambi valutari delle piazze di Londra e New York.
Tra gli altri giganti del settore, Citibank e UBS hanno speso milioni di dollari per la creazione di sistemi in-house per la contrattazione valutaria, mentre Barclays Capital ha iniziato ad offrire il servizio di cambio con il discount broker Charles Schwab.
La prossima mossa per le banche sara’ ora quella di alleanze con i nomi dell’e-commerce che necessitano di alti volumi di conversioni valutarie.
“Poiche’ i mercati online non hanno confini nazionali, le transazioni valutarie sono una componente essenziale”, ha commentato Rita Saverino, direttore della divisione valutaria di Deutsche Bank a New York.