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BORSA: RIAMMESSE LE FIAT, SEMPRE IN PERDITA

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Mibtel sempre cedente a -0,31%; il Mib30 perde lo 0,23%. Riammessi i titoli Fiat.

C’è parecchia incertezza, non solo a Milano ma in tutta Europa. Ora si guarda ai dati attesi tra qualche ora in America: per le vendite al dettaglio di febbraio gli analisti stimano un forte rialzo mensile, pari allo 0,9%. Questo dovrebbe spingere le autorità monetarie a un repentino aumento dei tassi di interesse. Magari, come dice qualcuno, già il prossimo 21 marzo.

A Piazza Affari il listino arretra anche sull’onda dei realizzi sui titoli che in precedenza erano molto cresciuti, come Aem (-3,17%), Cir (-3,61%) e Cofide (-4,11%).

Ma pesa il calo del Gruppo Fiat. Riammesse dopo lo stop al ribasso e l’allargamento dei parametri di sospensione, le Ifi priv (-11,04%), le Fiat ordinarie (-9,12%) e le priv (-14,62%). In calo anche Fiat risp (-6,39%). Le Ifil cedono il 5,51% e le Ifil risparmio l’8,21%. Sul perchè di questo andamento e sulle prospettive future si accavallano i pareri.

C’è chi azzarda una prossima entrata in campo, direttamente sul mercato, della Daimler, che entrerebbe dalla finestra dopo che la porta gli è stata chiusa in faccia dall’accoppiata Torino-Detroit. C’è chi invece ritiene che più semplicemente è finita la speculazione: “l’accordo”, sostiene un analista, “chiude ogni possibilità di speculazione e pone fine ai rumors che le avevano spinte finora, ma un giudizio vero potrà essere dato solo fra molto tempo”.

Il mercato in ogni caso ha qualche motivo per essere scontento poichè ci si aspettava un’alleanza anche di tipo commerciale. Sull’onda della Fiat, perdono anche le Magneti Marelli (-7,22%).

per il resto, vendite sulle Olivetti (-1,35%) mentre resta positiva Tecnost (+0,66%) e figura ancora in calo Telecom Italia (-1,56%). Tim sale dell’1,21%. Leggero rialzo per Enel (+0,65%) e Eni (+0,77%).