Mercati

Borsa Milano azzera il rialzo, euro buca $1,26

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Milano – La borsa di Milano ha visto evaporare quasi tutti i guadagni sul finale, in corrispondenza dell’inversione di rotta dello spread, che e’ tornato a salire. Piazza Affari ha fatto dietrofront anche dopo la carrellata di dati economici resi noti negli Stati Uniti, che per molti versi si sono mostrati deludenti. Ftse Mib chiude in rialzo di appena lo +0,14% a 13.751,63 punti.

Sotto i riflettori soprattutto il crollo dell’indice Philadelphia Fed, che ha indicato una forte contrazione dell’attività manifatturiera dell’area; peggiori delle attese anche le vendite di case esistenti. Si è ben lontani da una solida ripresa degli Stati Uniti: fattore che, sommato alla crisi dei debiti sovrani, innervosisce gli investitori, sensibili a ogni minima breaking news sull’economia. Fanno peggio le altre borse europee a eccezione di Atene +1,83%: Londra, che paga l’imminente declassamento di Moody’s delle sue principali banche, fa -0,95%, Francoforte -0,49%, Parigi -0,33%. Indice di riferimento del continente Eurostoxx 50 -0,24%.

I dati diffusi oggi sono nel complesso ben poco confortanti: l’asta spagnola, sebbene accolta con una buona domanda, ha messo in evidenza come Madrid sia costretta a pagare un prezzo sempre più alto per rifinanziare il proprio debito. I tassi a breve e medio termine sono saliti ai massimi degli ultimi 16 anni. Italia e Spagna rimangono sempre in primo piano, dopo la notizia dell’aumento dei margini sui bond di entrambi i paesi.

In più, la cancelliera tedesca Angela Merkel mette i bastoni tra le ruote al piano presentato al G20 dal premier Mario Monti, ovvero quello di utilizzare il fondo salva stati per acquistare i titoli di debito dei paesi più vulnerabili. Appoggiato anche dalla Bce. Merkel aggiunge un altro nein alla sfilza dei dinieghi precedenti, affermando che l’acquisto diretto di debito non è neanche un’opzione “da discutere”.

Sullo sfondo, le piazze finanziarie devono ancora digerire del tutto la decisione della Fed di estendere l’Operation Twist, il programma che consiste nella vendita di bond di breve scadenza e nell’acquisto di titoli di più lunga durata, nel tentativo di abbassare i tassi di lungo e stimolare la ripresa dell’economia. Il costo del denaro in Usa e’ fermo da anni ormai allo 0-0,25%. La proroga della misura di politica monetaria della Fed – caratterizzata dall’iniezione di 267 altri miliardi di dollari – non soddisfa gli operatori, soprattutto per la mancata adozione di un QE3, ovvero di quella nuova manovra di quantitative easing su cui gli investitori avevano scommesso.

Inoltre Ben Bernanke e colleghi hanno tagliato le stime sul Pil Usa e dichiarato che è improbabile che la creazione di nuovi posti di lavoro segni una ripresa significativa, almeno fino al 2014. Bernanke ha rassicurato comunque sul fatto che la Fed è pronta ad agire in qualsiasi caso di peggioramento ulteriore dei fondamentali Usa.

Mercati riescono a resistere anche alle preoccupazioni in arrivo dalla Cina, dove il dato sull’attivita’ manifatturiera cinese di giugno, dovrebbe confermare la fase di contrazione, riproponendo la la scia negativa registrata durante la crisi finanziaria globale del 2008. L’indice preliminare Pmi stilato da HSBC Holdings e Markit Economics si è attestato infatti a 48,1, sotto la soglia dei 50 punti. Un valore al di sotto di tale livello conferma una fase di contrazione.

Focus sempre sulla Grecia: oggi si attende l’annuncio ufficiale del nuovo governo. Il paese è sotto le lenti del MSCI per un possibile downgrade a paese emergente.

Attesa a questo punto per il meeting a 4 che si svolgerà domani a Roma tra il primo ministro Mario Monti, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premer spagnolo Mariano Rajoy e il presidente francese Francois Hollande

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Bancari sempre positivi: MPS +3,13%, Mediolanum +4,90%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, BPM, Unicredit, Ubi Banca e Intesa Sanpaolo su tutti. Tra i titoli peggiori Mediaset -2,06%. Exor (-1,95%), Telecom (-1,39%) e Tenaris -2,82%. Bene tra i titoli non finanziari Diasorin +6,14%, A2A +3,23%, Ferragamo (+3,11%).

BTP – Spread Italia-Germania a 10 anni +2,07% a 421,16 punti base. Tassi BTP a 10 anni ancora in calo, ma ben lontani dai minimi, con -0,26% al 5,75%. Tassi spagnoli a 10 anni -1,94% al 6,61%, limitano anch’essi i ribassi. Aumentano gli acquisti sui Bund, con i rendimenti dei titoli di stato tedeschi a 10 anni in calo -5,64% all’1,52%. Da segnalare nelle ore precedenti il brusco calo dei tassi a due anni sia di Italia che di Spagna: secondo alcuni economisti, sono state queste flessioni a rinfocolare la voglia di acquisti sui mercati azionari. I rendimenti a due anni spagnoli sono hanno perso infatti fino a 28 punti base,[ARTICLEIMAGE] mentre i tassi sui BTP Italia a due anni fanno pra -5,61% al 3,80%, risalendo anch’essi dai valori più bassi della giornata.

VALUTARIO – L’euro accelera al ribasso con -0,96% a $1,2581, scendendo sotto la soglia a $1,26. Euro/yen -0,01% a JPY 100,96. Dollaro/yen +0,99% a JPY 80,25.

MATERIE PRIME – I futures sul petrolio in flessione -1,88%, a $79,92 al barile, mentre le quotazioni dell’oro -2,1% a $1.571, dunque sfondano ampiamente al ribasso quota $1.600.

SENTIMENT DI MERCATO – “Il sentiment dei partecipanti al mercato è ancora caratterizzato da una grande incertezza riguardo agli sviluppi futuri in Europa e al rallentamento della Cina – ha commentato in una intervista a Bloomberg Stefan Angele, responsabile degli investimenti presso Swiss&Global Asset Management a Zurigo – La nota positiva è che tutte le azioni sono state trainate al ribasso, anche quelle di società che sono redditizie. Dunque ci sono davvero grandi occasioni là fuori”.

L’indice di riferimento Stoxx 600 scambia 10,5 volte gli utili stimati , secondo i dati compilati da Bloomberg ed è in calo -8,5% rispetto al massimo testato lo scorso 16 marzo.

HIGHLIGHT DI GIORNATA

Banche: imminenti declassamenti Moody’s.

Usa: Philadelphia Fed in calo a -16,6 in giugno.

Usa: superindice in rialzo dello 0,3% in maggio.

Usa: vendite case esistenti -1,5% in maggio, prezzi crescono.

Usa: sussidi di disoccupazione in calo a 387 mila.

– Il nuovo governo greco di unita’ nazionale punta a ottenere un’estensione di due anni della durata del piano di aiuti.

Asta Francia positiva: Spagna si rifinanzia, ma a caro prezzo.

Ex ministro russo: debito Italia e Spagna vanno ristrutturati.

Consumi: Confcommercio, Tornati A Livelli ’98. Italia E’ Piu’ Povera.

Commercio estero/ Istat: A maggio export +5,5% mese, +14,1% anno.

Fonsai/Titoli volano dopo ok Isvap e Antitrust a ‘Grande Unipol’.

Eurozona: Ad Aprile Deflusso Capitali In Calo A 14,8 Mld.

Crisi: Germania Pmi manifattura cala a 44,7 a giugno.

Eurozona: Ad Aprile Avanzo Partite Correnti A 4,6 Mld.

Spagna: dopo asta chiedera’ aiuti per le sue banche.

Anche Bce vuole usare fondo salva stati per acquistare bond.

Euro: i livelli del canale reggono.

Fed taglia stime crescita e inietta $267 miliardi nel sistema.

Crisi: Fmi, forti Rischi Per Economia Globale, Bisogna Agire.

Clearing, salgono i margini sui bond italiani e spagnoli.

Azionario Asia giù: deludono Fed e dato manifattura Cina.

Grecia, altro colpo: Msci potrebbe declassarla a “mercato emergente”.

Fed taglia stime crescita ed estende il programma “Operation Twists”.

Crisi: Spread In Lieve Aumento A 422 Punti.

Borsa Tokyo: Nikkei Chiude In Rialzo (+0,82%).

Petrolio: ancora giu’, su soglia 80 dollari al barile.

Oro: in calo a 1.603,5 dollari l’oncia.

– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo chiude in rialzo +71,76 punti (+0,82%) a 8.824,07 punti. Eccezione, con le altre Borse asiatiche in calo.

MERKEL: IL NO ALLA PROPOSTA DI ACQUISTARE DIRETTAMENTE TITOLI DI DEBITO

EFFETTO CRISI EUROZONA SU HEDGE FUNDS

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