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BANCHE: PIU’ CAPITALE A COPERTURA DELLE OPERAZIONI RISCHIOSE

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono calati sulla scia del nervosismo sulle borse. Nel corso della giornata il proseguimento delle tensioni sui titoli bancari italiani ha portato la Consob ad inasprire le regole sulla vendita di titoli bancari ed assicurativi quotati nei mercati regolamenti italiani. Per tutto il mese di ottobre agli operatori sarà richiesta oltre che la disponibilità, anche la proprietà dei titoli da parte dell’ordinante al momento dell’ordine e fino alla data di regolazione dell’operazione.


Il commissario europeo per i servizi finanziari, McCreevy, ha annunciato che proporrà che le banche impegnino più capitale in futuro a copertura di operazioni rischiose. Tra le note più importanti segnaliamo la necessità delle banche di condividere con gli investitori il rischio di almeno il 5% dei prodotti cartolarizzati. Sarà posto anche un limite del 25% all’esposizione finanziaria interbancaria.

Prima di entrare in vigore comunque le nuove regole (che rientrano nella direttiva CRD-Capital Requirement Directive) necessitano dell’approvazione sia del Parlamento europeo sia dei singoli stati membri, pertanto ulteriori modifiche sono possibili. Il pacchetto dovrebbe essere effettivo a partire dal 2011. Intanto sabato ci sarà un incontro a Parigi tra Italia, Francia, Uk e Germania per fare il punto della situazione. Sul monetario proseguono le tensioni. L’Euribor 3 mesi è salito al nuovo livello record di 5,29%.

Negli Usa questa notte il Senato ha approvato il piano di salvataggio da 700Mld$ con 74 voti favorevoli e 25 contrari. La proposta modificata sarà ripresentata alla Camera questo venerdì per una nuova votazione. Tra le modifiche più importanti rispetto al piano originale segnaliamo l’aumento del limite dell’assicurazione federale sui depositi da 100.000$ a 250.000$.

Il Senato ha anche aggiunto una deduzione fiscale della durata di 2 anni che dovrebbe consentire agli individui ed alle aziende un risparmio di circa 149Mld$. Infine viene lasciato alla Sec il potere di decidere per la sospensione della regola contabile del “mark to market”. Nel frattempo la Sec ha annunciato che estenderà il periodo di tempo (fino al 17 ottobre al massimo) del divieto di vendite allo scoperto sui titoli finanziari in attesa dell’approvazione definitiva del piano.

Nel corso della giornata i tassi di mercato sono calati e le borse hanno chiuso in rosso penalizzate anche dal pessimo Ism manifatturiero. A settembre l’indice anticipatore è calato ai minimi da circa 7 anni, segnalando come l’economia stia entrando in una fase di estrema debolezza nei prossimi mesi. Sul decennale il supporto è a 3,57%, la resistenza a 3,85%.

Valute: apprezzamento del Dollaro vs Euro con il cross tornato sotto soglia 1,40 sulla scia delle tensioni presenti nel sistema finanziario europeo. Oggi il mover della giornata sarà la conferenza stampa di Trichet dove il governatore della Bce non potrà fare a meno di evitare commenti sulla delicata situazione delle banche europee. Ieri ha dichiarato che l’approvazione del piano Usa è necessario per la salute dell’intero sistema finanziario globale. L’area di supporto da monitorare si colloca a 1,3880-1,38. La resistenza più vicina passa da 1,42. L’Euro si mantiene debole anche nei confronti dello Yen con il cross che ha raggiunto l’importante livello di supporto a 147. Qualora fosse perforato al ribasso, si aprirebbero spazi per una discesa fino a 145,40.

Materie Prime: torna a calare il prezzo del greggio Wti sotto i 100$/barili dopo che i dati sulle scorte settimanali Usa sono risultati migliori delle attese. Tra i metalli industriali prosegue il calo del rame (-3,3%) ai minimi da circa 18 mesi su indebolimento del settore manifatturiero Usa. Il ritorno delle tensioni sui mercati porta beneficio ai metalli preziosi, in particolare l’argento (+4%). Tra gli agricoli rimbalzano soia (+0,8%) e zucchero (+2%).

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