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Banca Mediolanum sempre più vicina alle Pmi

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Grazie alla nuova Direzione Investment Banking guidata da Diego Selva, Banca Mediolanum intende supportare le imprese nelle loro esigenze di finanza straordinaria. Abbiamo chiesto al suo responsabile come si articola questa attività nei confronti del tessuto imprenditoriale italiano.

Selva, a chi si rivolge la vostra Direzione Investment Banking?

 

Ci rivolgiamo principalmente ad aziende guidate da famiglie di imprenditori, siano essi già clienti o futuri clienti di Banca Mediolanum, che rientrano nel segmento delle Pmi, cioè imprese con un giro d’affari compreso tra i 15 e i 200/250 milioni di euro. La nostra attività consiste nell’affiancare l’imprenditore e la sua azienda per utilizzare strumenti di finanza straordinaria, a servizio della strategia industriale dell’azienda ma anche a servizio del “progetto di vita” personale dell’imprenditore o della famiglia.
Nello specifico la Direzione Investment Banking si riassume in tre ambiti principali di operatività: il mondo delle quotazioni sul mercato borsistico, le operazioni di debito con un focus particolare sui mini-bond o debiti privati strutturati e infine tutta l’attività di M&A, ovvero nella ricerca di partner finanziari e industriali, nella ricerca di target se l’azienda è acquisitiva e intende crescere esternamente, oppure la vendita dell’impresa.

 

Quali obiettivi avete?

La creazione, nel dicembre del 2017, della nostra banca d’affari rappresenta l’ultimo tassello a completamento di una filiera di servizi che la Banca dedica agli imprenditori e alle aziende. Il nostro obiettivo è quello di diventare una banca di riferimento per le PMI nelle tematiche legate alla finanza straordinaria. Attualmente vi sono molti attori su questo segmento di mercato ma riteniamo che Banca Mediolanum rappresenti un unicum in virtù del proprio business model che si fonda sulla rete dei 4.200 Family Banker che operano su tutto il territorio nazionale e sono in grado di intercettare al meglio i bisogni degli imprenditori.
Dopo pochi mesi dalla sua realizzazione, la Direzione ha acquisito la qualifica di Nomad (Nominated Adviser, ndr) per il mercato AIM di Borsa Italiana. A febbraio di quest’anno abbiamo inaugurato la prima Lounge Mediolanum all’interno del programma ELITE di Borsa Italiana, accompagnando 21 imprese a noi vicine in un percorso di formazione e di avvicinamento culturale al mondo dei mercati dei capitali. Oggi la nostra Direzione è composta da circa 15 professionisti con significativa esperienza nell’Investment Banking, con un’attività già considerevole grazie anche alla capacità dei nostri Family Banker di intercettare opportunità sul territorio.

 

Quante operazioni avete già realizzato?

Dalla costituzione di questo importante progetto abbiamo esaminato più di 600 dossier di aziende in target, abbiamo incontrato più di 250 imprenditori e adesso stiamo attivamente lavorando su circa una ventina di mandati.
Di recente con il ruolo di NOMAD e Advisor Finanziario, abbiamo concluso la quotazione sul mercato AIM di Sirio SpA, leader nella ristorazione commerciale del settore ospedaliero. Con la quotazione Sirio ha raccolto circa 10 milioni di euro in aumento di capitale, risorse che saranno impiegate per accelerare i piani di sviluppo futuri della società. Questa operazione è stata una delle maggiori IPO sul mercato AIM per raccolta negli ultimi dodici mesi.
Inoltre abbiamo supportato, con il ruolo di Advisor Finanziario, Cartiera di Ferrara nell’emissione di un minibond per 6 milioni di euro, sottoscritto dal fondo Anthilia. Anche in questo caso le risorse raccolte serviranno alla società per supportare la crescita, consentendo di finanziare l’ampliamento della capacità produttiva e diversificando rispetto al debito bancario tradizionale.

Che riscontro avete dagli imprenditori?

Il riscontro che abbiamo avuto dagli imprenditori è molto positivo. C’è sicuramente un forte interesse ad avvicinarsi alla nostra banca anche su queste tematiche di finanza straordinaria. La percezione di Banca Mediolanum si basa innanzitutto sulla nostra solidità (tra gli istituti più solidi a livello europeo), sulla riconoscibilità e credibilità del brand e sulla presenza di un azionista di riferimento rappresentato da una famiglia di imprenditori, che ha fondato la banca e oggi la guida con la seconda generazione.
Questi sono tutti elementi molto apprezzati che avvicinano l’imprenditore. L’approccio e i valori della banca d’affari anche sui temi di finanza straordinaria  gli stessi su cui si basa l’attività tradizionale dei nostri Family Banker e su cui la banca ha costruito negli anni il proprio successo: DNA imprenditoriale, relazione di lungo periodo, professionalità e servizio e presenza capillare sul territorio.
Un altro tema che abbiamo riscontrato tra le Pmi è la crescente consapevolezza che, per crescere, è sempre più critico effettuare un cambio di passo che è innanzitutto culturale: il ricorso agli strumenti di finanza alternativa (non solo per gestire la crescita ma a volte anche per gestire il passaggio generazionale) è un tema sempre più sentito sul territorio e c’è sempre maggiore interesse ad esplorarlo e a confrontare le rispettive esperienze.
Il mercato dei capitali sia pubblico che privato oggi rimane caratterizzato da un’abbondanza di liquidità e di strumenti e interlocutori nuovi che possono fornire finanza alternativa per la crescita: anche aziende di piccole dimensioni, se con management capace e progetti di crescita chiari e solidi, possono trovare agevolmente risorse a complemento del debito bancario tradizionale.