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Avversione e propensione al rischio: chi vincerà?

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*Questo documento e’ stato preparato da FXCM Forex Capital Markets. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

Legnano – La Bank of Japan, questa notte, ha deciso di implementare ulteriori misure di allentamento monetario, espandendo il proprio programma di acquisto di asset di altri 11 trilioni di yen, portandolo così a 66 trilioni, con range dei tassi di riferimento tra lo 0% e lo 0.1%. Si tratta del secondo intervento in due mesi per sostenere l’economia ed esorcizzare un rischio crescente di contrazione economica.

Come da qualche tempo accade e scriviamo, lo yen, valuta interessata maggiormente dalla decisione, ha reagito in maniera diretta alla notizia, confermando che i dati macroeconomici stanno tornando a produrre effetti sui mercati in quanto essi sono quelli da valutare per capire se si sta procedendo dalla parte giusta oppure no. In questo caso si tratta di un intervento di politica monetaria, quello che era l’ultimo atteso dal mercato (molti infatti i rumor circa le possibilità di un interventismo), dopo le ultime decisioni BoC e RBNZ, che hanno mantenuto i tassi fermi, producendo buoni effetti sulle valute di riferimento.

La giornata di oggi potrebbe mostrare aumenti di volatilità se i livelli principali dovessero essere superati, in quanto verranno rilasciati due dati sulla fiducia, per la precisione quella dei consumatori europei alle ore 11.00 ed in seguito, alle 16.00, di quella degli americani.

Con Wall street ancora chiusa per maltempo è difficile predire come verranno veicolati i flussi di capitale in base alle diverse release, in quanto i processi di avversione al rischio e di propensione al rischio che vengono innescati di fronte a questi dati si vedono modificati proprio a causa dell’assenza degli operatori americani. Attenzione anche alle decorrelazioni, ancora in atto, per cui seguiamo ogni strumento come a se stante, sui propri livelli tecnici di attenzione.

EurUsd

L’eurodollaro dopo una giornata abbastanza volatile ma che non ha visto l’infrangersi di livelli importanti si trova questa mattina al test delle aree di supporto passanti intorno a 1.2890. Una rottura a ribasso di 1.2875 potrebbe portare ad accelerazioni verso 1.2830, che sarà il livello da valutare per evitare approfondimenti fino a 1.28 figura. Nel caso in cui dovessimo passare anche questo livello, il mercato vedrebbe in 1.2750 il naturale punto di arrivo. Nel caso in cui invece assistessimo ad un ritorno sopra 1.2930, lo scenario ci proporrebbe tutta l’area intorno a 1.2950 come resistenza, che dev’essere superata (1.2975 ultimo punto) per vedere ritorni verso 1.3030.

UsdJpy

Forte movimento di discesa del dollaro contro lo yen giapponese, che ora si trova a puntare i primi livelli di supporto in area 79.00. Una rottura a ribasso potrebbe portare ad accelerazioni in area 78.50, mentre un ritorno sopra 79.50 non sarebbe sufficiente per assistere ad una ripresa del dollaro fino a che non viene superata quota 79.80, che potrebbe aprire la strada verso i massimi relativi di periodo.

EurJpy

Bella rottura dell’EurJpy che ha quasi raggiunto quel 102.00 indicato come potenziale livello di arrivo del testa e spalle individuato su grafici a 1 e 4 ore. Un suo superamento potrebbe portare a discese verso 101.50, mentre un ritorno sopra 102.65 aprirebbe alla possibilità di vedere 103.00/25.

GbpUsd

La figura tecnica individuata ieri sul cable ha permesso una buona operatività, con l’approfondimento verso 1.6000 una volta superati a ribasso 1.6065 ed il più importante 1.6050. Il mercato questa mattina sembra essere alla ricerca dei supporti e se dovessimo oltrepassare 1.6010 ci sarebbe la possibilità di vedere un arrivo oltre i minimi di ieri. Per assistere ad una ripresa occorre superare 1.6040, ed 1.6065 in ultimo.

AudUsd

Rottura ribassista di breve di 1.0345 che ha fatto accelerare fino a quasi 1.0325, non raggiungendo il livello potenziale di 1.0310. Ci troviamo ora di fronte ad un movimento decorrelato rispetto all’euro e alla sterlina. Il ritorno sopra 1.0350 potrebbe far riprendere quota verso 1.0375, mentre un ritorno sotto 1.03Restringimento di volatilità dell’australiano, dopo le montagne russe di venerdì. Un ritorno sotto 1.0345 riproporrebbe i livelli di attenzione di ieri.

XauUsd

L’oro vede ancora in 1,700.00 e 1,720.00 i confini ultimi da seguire per assistere ad accelerazioni. Un range più stretto da seguire è rappresentato da 1,705.45 e 1,714.25, da sfruttare per rotture più brevi.

USOil

Tentativo di rottura ribassista per il petrolio, che non è riuscito a rompere 84.75, evitando così la presa di posizione short su questa falsa rottura. Questo il livello da seguire per accelerazioni a ribasso, che mostrano in 83.90 i primi potenziali livelli di arrivo, mentre un ritorno sopra 85.75 farebbe risalire i prezzi, non oltre 86.50, livello di resistenza da seguire dato da punti precedenti e medie mobili a 100 orarie.

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