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Atene: concessi altri due anni per ridurre il deficit al 3% del Pil

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Siena (WSI) – Tassi di interesse: le incertezze in area Euro ed i dati spagnoli sui conti pubblici peggiori delle attese continuano a guidare l’andamento dei mercati che ieri hanno visto un calo dei listini azionari ed un rialzo degli spread. Il differenziale italiano e spagnolo è tornato rispettivamente in prossimità dei 330 pb e sopra i 400 pb. A condizionare i listini europei è stato anche l’andamento negativo di Wall Street guidato dalle trimestrali non positive.

Il capo dell’Esm, Regling, in un’intervista al Sole24ore ha dichiarato che il meccanismo è pronto a trasferire per fine anno 30 Mld€ alle banche spagnole e ad avviare programmi per paesi di grandi dimensioni diversi da quelli di Irlanda, Portogallo e Grecia. Questi programmi prevedono l’intervento dell’Esm sul mercato primario fino al 50% dell‘ammontare in emissione e permetterebbero comunque al paese di finanziarsi sui mercati.

I due meccanismi Efsf ed Esm hanno potenza congiunta di 700 Mld€ di cui 200 Mld€ già riservati a Grecia, Irlanda e Portogallo e 50 alle banche spagnole. L’Esm può intervenire anche con linee precauzionali Eccl che erogano fondi al paese in difficoltà solo nel momento in cui iniziano ad acquistare titoli in asta. Sulla linea precauzionale Eccl Regling precisa che il paese che la richiede non deve avere l’intenzione di utilizzarla, ma nel caso di necessità può essere attivata e se questo avviene il paese sarà soggetto a condizionalità.

Allo stesso tempo precisa che la richiesta di un’Eccl è una condizione necessaria ma non sufficiente per l’attivazione del programma di acquisto di bond della Bce. Il membro Bce Asmussen ha precisato che la Bce è, e rimarrà indipendente e che il mandato le permette di acquistare bond sul mercato secondario. Asmussen ha anche aggiunto di condividere alcune argomenti col presidente della Bundesbank Weidmann.

La Germania oggi offrirà titoli a dieci anni fino a 4 Mld€. Questa mattina i Pmi preliminari tedeschi di ottobre confermano la situazione di contrazione del settore manifatturiero e servizi in Germania. Negli Usa la giornata è stata caratterizzata da un forte calo dei listini azionari con l’indice S&P 500 che si è portato ai minimi da 6 settimane spinto al ribasso dai settori materie prime e finanziario. Sull’umore degli investitori continua a pesare l’andamento debole delle trimestrali Usa.

Ieri è stato il turno di DU Pont, principale società chimica statunitense, che ha registrato un calo sia degli utili sia dei profitti, annunciando un piano di riduzione dei costi che prevede il taglio di 1500 posti di lavoro nei prossimi 12-18 mesi. Tra i tecnologici, da segnalare il forte calo delle quotazioni di Apple (-3,6%) dopo la presentazione al pubblico del nuovo mini iPad. Unica nota positiva giunge dalla trimestrale del primo spedizioniere al mondo, UPS.

La società, pur avendo registrato un calo degli utili rispetto ad un anno fa, ha registrato per la prima volta da molti trimestri un aumento dei volumi delle attività in Asia. I principali beneficiari del clima negativo sui listini azionari sono stati sicuramente i Treasury, considerato il buon esito dell’asta su titoli a 2 anni per 35 Mld$ che ha visto un rapporto domanda/offerta superiore a 4, livello massimo da più di un anno. Nella giornata odierna è attesa la riunione della Fed, la penultima di quest’anno, ma alla luce della manovra effettuata a settembre, gli operatori non attendono nulla di nuovo sul fronte di manovre di politica monetaria.

Valute: l’euro/dollaro torna sotto area 1,30 sulla scia del calo delle borse mondiali alla luce di: 1) attese di peggioramento dei conti pubblici spagnoli; 2) declassamento di alcune regioni spagnole; 3) conti trimestrali deludenti. Il livello di supporto si colloca presso 1,2950/1,29 mentre quello di resistenza ad 1,308. Il contesto di aumentata avversione al rischio ha favorito anche l’apprezzamento dello yen vs euro, con il cross che comunque resta poco distante dalla resistenza presso area 104. Supporto più vicino a 103,15. Yuan cinese poco distante dai massimi dal 1993 vs dollaro. Il Pmi manifatturiero cinese di ottobre (dato preliminare) è risultato in miglioramento rispetto a settembre, anche se continua a segnalare una contrazione del settore.

Materie Prime: giornata negativa per la maggior parte delle commodity spinte al ribasso dal greggio Usa. Il Wti ha perso il 2,3% mentre il Brent circa l’1%. A pesare sul petrolio i maggiori timori di frenata economica alla luce delle trimestrali Usa che risultano spesso sotto le attese in termini di fatturato. In calo anche gli altri comparti. All’interno dell’indice GSCI ER solamente il gas naturale (2,4%) e la soia (0,4%) hanno chiuso in rialzo. In calo anche i metalli preziosi con oro ed argento sui minimi da oltre 1 mese.

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