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ALTRI ALERT: HEDGE FUNDS IN SOCCORSO DEI JUNK

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(WSI) –
In un momento in cui i tassi di interesse salgono e acquistare credito costa sempre più, le società con rating bassi (soprattutto quelle con giudizio junk) non hanno problemi a ottenere i finanziamenti che vogliono. È merito degli hedge fund, che sempre più – secondo un’inchiesta condotta da Bloomberg News – si stanno sostituendo alle banche tradizionali.

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Non solo. Mediamente i prestiti elargiti dai fondi hedge offrono tassi d’interesse più bassi. È il caso di società come Yell, le pagine gialle inglesi, o della Wendel Investissment (un fondo buyout francese) che nel 2006 hanno raccolto 110 miliardi di dollari in obbligazioni, più del doppio rispetto al 2004. «Il mercato del debito sta diventando sempre più economico – ha commentato il cfo di Yell, John Davis, in un’intervista a Bloomberg News – gli emittenti aumentano e i costi si abbassano. Avremmo fatto molta più fatica, qualche anno fa, a raccogliere gli 8,5 miliardi di dollari che ci sono serviti per finanziare l’acquisto della società spagnola Telefonica Publicidad e Informacion. Invece, grazie agli hedge, abbiamo persino tagliato di un quarto di punto a 200 basis point sul benchmark di Londra il costo sul finanziamento».

Il ritorno economico per gli hedge è sostanzioso. A differenza delle banche, che devono seguire normative più stringenti, questi fondi, una volta comprato debito ad alto rischio e con alto rendimento, possono procedere a forme di copertura e trading che garantiscono loro laute plusvalenze. Per quanto riguarda le aziende, invece, il vantaggio è riuscire a chiudere un numero maggiore d’affari, potendo acquistare società rivali con ricorso esclusivo alla leva finanziaria. Un ottimo escamotage, che però induce una riflessione amara: c’è sempre più gente che non sa fare impresa, e ci sono sempre più aziende che finiscono sull’orlo della bancarotta.

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