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Albania : Partnership italiana per la termocentral

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L’azienda Energetica Albanese Kesh ha firmato lo scorso 9 febbraio un contratto del valore di 92 millioni di Euro con la Maire Engineering Italiana SpA (Gruppo Fiat) per la costruzione di una centrale termoelettrica nel sud dell’Albania. Il Gruppo italiano costruirà una termocentrale a petrolio da 100 MW a Valona, 140 chilometri a sud-ovest della capitale, ultimandola in due anni.
La Maire, risultata vincitrice -tra quattro concorrenti- della gara d’appalto internazionale, gestirà la centrale per 12 anni. Il progetto è finanziato dalla Banca Mondiale, dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e dalla Banca Europea degli Investimenti. La termocentrale, il primo grande passo nella diversificazione delle fonti di energia nel paese, produrrà il 15 per cento del fabbisogno energetico albanese e intende assicurare una fornitura di elettricità più continua di quanto l’ente Kesh non riesca a garantire oggi all’utenza. La produzione dell’ energia elettrica per uso domestico dipende dalle idrocentrali nel nord del Paese, che in questi ultimi autunno e inverno hanno sofferto per la siccità.
Il Paese ha anche una capacità di importazione limitata dalle attuali infrastrutture in uso e ha subito una crisi elettrica seria per più di due mesi, con difficoltà nella distribuzione all’utente domestico: alcune delle aree rurali hanno sofferto l’interruzione dell’erogazione di energia per oltre 18 ore al giorno. Il direttore generale della Kesh, Andi Beli, ha dichiarato giovedì scorso che l’importazione di energia è diminuita a 12 milioni di kilowattora (KWh) giornalieri, ma l’ indebitamento ammonta a oltre 1 milione di euro al giorno. Attualmente, il 70 per cento del totale del consumo è coperto dall’import e il restante 30 per cento dalla produzione di energia in loco. Il consumo giornaliero ha raggiunto i 18,5 milioni di KWh. Prima del 1990, l’Albania esportava ai suoi vicini dei Balcani l’elettricità ricavata dalle idrocentrali, ma in seguito ha sofferto problemi cronici di energia non solo per l’elevato consumo domestico, ma anche per il non-pagamento del consumo, la rete obsoleta e la insufficiente manutenzione degli impianti.
L’Albania dipende molto dall’energia idroelettrica, con il 90 per cento della sua produzione dovuta a tutt’oggi alle idrocentrali al nord, che vanno in tilt per la mancanza di precipitazioni e per la tecnologia ormai superata. Perseguendo il miglioramento in questa nuova direzione da più di quattro anni, l’ente Kesh ha ricevuto centinaia di milioni di euro di prestiti internazionali per investimenti nel sistema energetico locale.