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Migranti: Vienna invia i militari al Brennero. Roma: “Azione ingiustificata”

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MILANO (WSI) – 70 militari che aiuteranno gli agenti di polizia ad effettuare i dovuti controlli alle Frontiere in prossimità del confine con il Brennero. L’Austria cambia nuovamente idea e dopo un tira e molla decide di inviare l’esercito al confine con l’Italia al Brennero.

Come è stato spiegato in una conferenza stampa a Innsbruck, poiché al Brennero gli accordi di Schengen sono in corso di validità, rimane soltanto la possibilità di controlli a ridosso delle frontiere. Come ha detto Helmut Tomac, il capo della polizia locale:

“Si tratta non soltanto di prevenire l’immigrazione illegale, ma anche di garantire in prima linea la vita delle persone”.

Un’azione sorprendente e non giustificata fanno sapere dal Viminale visto che al Brennero la situazione è assolutamente tranquilla. In base ai dati ufficiali, nei primi sette mesi del 2017, alla frontiera italo-austriaca è stato vietato l’ingresso sul territorio nazionale a 1200 cittadini stranieri, a riprova del trend dei movimenti migratori dall’Austria verso l’Italia. Per questo, il ministro degli Interni Marco Minniti avrebbe chiesto al Dipartimento della P.S. di fare un passo verso i propri omologhi austriaci, perché iniziative “unilaterali” come queste “rischiano di pregiudicare il positivo lavoro di cooperazione che quotidianamente viene svolto.

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha preso atto della decisione austriaca benché non vi sia in realtà alcuna necessità dell’intervento di militari per svolgere i controlli.