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ECONOMIA USA: BANCHE IN CRISI, CONSUMATORI STRESSATI

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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(WSI) – Oggi è attesa la produzione industriale italiana di ottobre che, dopo quella francese e tedesca, ci fornirà le prime indicazioni sulla crescita del quarto trimestre. In settimana invece è atteso l’indice Zew di dicembre ed i prezzi al consumo finali di novembre. Negli Usa attesa la decisione della Fed oltre ai dati sui prezzi al consumo di novembre.

Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno chiuso la sessione in rialzo dopo i dati statunitensi migliori delle attese. La produzione industriale tedesca di ottobre ha registrato un calo del congiunturale, attribuibile soprattutto al settore dei beni di consumo, è rimasto invece solido il comparto dei beni capitali. In Italia il Pil del terzo trimestre ha registrato un rialzo rispetto al secondo trimestre, con il contributo più forte apportato dai consumi e dagli investimenti, negativo è stato invece il contributo delle esportazioni nette. Sul mercato monetario è continuato il rialzo dell’Euribor 3 mesi fissato a 4,89%. Sul decennale resistenza a 4,25%.

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Negli Usa tassi di mercato in marcato rialzo sulla scia dei positivi dati sul mercato del lavoro Usa che hanno evidenziato a novembre una creazione di nuovi posti di lavoro superiore alle attese. Nel frattempo la fiducia dei consumatori di dicembre è arrivata a testare i nuovi minimi dalla fine del 2005. Non si arresta inoltre la crescita del credito al consumo, soprattutto nella componente revolving (carte di credito) il cui ritmo di espansione su base annua di ottobre è arrivato ai massimi dalla metà del 2001. Allo stesso tempo arrivano ancora notizie di forti svalutazioni per le perdite collegate ai mutui ed ai relativi titoli: Ubs ha annunciato svalutazioni per circa 10Mld$ che potrebbero portare a chiudere in perdita non solo il quarto trimestre ma anche l’intero 2007. Ubs ha però anche annunciato una ricapitalizzazione mediante emissioni di obbligazioni convertibili che in buona parte verranno acquistate dal fondo sovrano di Singapore (accreditato di circa 100Mld$ in gestione), che in questo modo effettuerebbe il più elevato investimento all’estero da quando è stato istituito nel 1981.

Si delineano pertanto tre filoni di soluzioni adottate di fronte alle ingenti perdite collegate alla crisi del credito: consolidamento degli asset dei Siv, ricorso a capitali esteri (in prevalenza di fondi sovrani) ed infine ricorso eventuale al super fondo di prossima creazione. In merito a quest’ultimo Wsj riporta la nomina ufficiale di BlackRock come adviser con l’importante compito di valutare gli asset che saranno trasferiti al fondo. Questa settimana dovrebbero partire i contatti con circa 20 istituzioni che dovrebbero aggiungersi alle tre banche di investimento Usa che hanno dato vita per prime al fondo. La partenza è attesa per metà gennaio con una dotazione stimata per ora in circa 60Mld$. I favorevoli dati sul mercato del lavoro hanno ridotto la probabilità attribuita all’ipotesi di un taglio da 50pb questa settimana. E’ attesa la prosecuzione del rialzo dei tassi decennali fino al 4,15%.

Valute: Dollaro stabile verso Euro. Le posizioni nette speculative continuano a permanere sensibilmente al di sotto dei massimi storici. Per oggi resistenza a 1,4720 e supporto a 1,46. Yen in deprezzamento su ritorno del carry trading dopo i dati del mercato del lavoro Usa migliori delle attese. Gli speculatori nel frattempo continuano a mantenere posizioni combinate nette lunghe in Yen in misura moderata. Verso Dollaro la resistenza si colloca a 111,80. L’eventuale superamento aprirebbe lo spazio ad una salita fino 113. Verso Euro l’area di resistenza si colloca nel range 163,90-164,30. Torna ad apprezzarsi lo Yuan cinese dopo che nel fine settimana la Cina ha aumentato per la decima volta nel 2007 il tasso di riserva obbligatoria, portandolo al 14,5% dal 13,5%.

Materie Prime: in calo il greggio Wti su minori timori circa l’inadeguatezza delle scorte. I dati del mercato del lavoro Usa hanno favorito il rimbalzo dei metalli industriali, ad eccezione del piombo (-0,9%) sul quale pesa la possibile riapertura delle spedizioni da parte di Ivernia. Deboli i metalli preziosi penalizzati dal ribasso del comparto energia. Tra gli agricoli in rialzo la soia (+1,9%) sui massimi dal 1973 ed il mais (+1,2%) sulla speculazione che la siccità che sta colpendo l’Argentina coinvolga anche il Brasile. In crescita anche il grano (+3,7%) dopo il taglio delle stime di produzione del Canada.

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