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WALL STREET RITROVA LA STRADA DEI RIALZI

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Wall Street ha reagito bene dopo la peggiore seduta del 2010, con gli acquisti che hanno interessato un po’ tutti i settori, anche se a saltare agli occhi e’ la prova dei tecnologici.

Non sono da meno banche e aziende farmaceutiche, i cui rialzi hanno messo in secondo piano i timori circa una ripresa dell’economia mondiale. Il Nasdaq ha guadagnato l’1.12% attestandosi a 2307,90 punti, il Dow Jones lo 0.5% a 10680,77 punti, mentre l’S&P 500 lo 0.83% a quota 1145,68.

Buone notizie, anche se non esaltanti, sono arrivate dall’ultimo rapporto della Federal Reserve: il cosiddetto Beige Book ha evidenziato una crescita moderata dell’economia, anche a livello geografico, rispetto al report precedente. Tuttavia rimangono ancora deboli il mercato del lavoro e quello del credito.

L’indice settoriale dei bancari e’ avanzato dell’1% circa, con Wells Fargo e Bank of America a guidare i rialzi. E pensare che al’inizio di seduta Bank of America era in fondo al listino delle blue chip.

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All’interno del comparto farmaceutico si sono messe in evidenza AstraZeneca e Merck, entrambe favorite dalla promozione di Credit Suisse. Merck ha chiuso in testa al Dow.

Nel Nasdaq e’ stata la produttrice del palmare BlackBerry, Research in Motion, ad attirare il maggior numero di richieste, probabilmente traendo giovamento da qualche presa di profitto dopo i cali di ieri. In denaro anche le compagnie aeree e le societa’ di alberghi, con i rispettivi benchmark settoriali che hanno guadagnato quasi il 3% ciascuno.

In controtendenza il comparto energetico, penalizzato dal deprezzamento del petrolio, su cui ha pesato l’incremento superiore al previsto delle scorte di greggio settimanali. A contendersi la maglia nera nel Dow 30 sono state Chevron e AT&T.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna febbraio hanno ceduto $1.14 attestandosi a quota $79.65 al barile. Sul valutario, l’euro si rafforza a $1.4509 nei confronti del dollaro. In rialzo l’oro a $1135.80 l’oncia (+$8.60). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ salito di 9 punti base al 3.7280%.