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WALL STREET: NASDAQ RIMANE IN NEGATIVO

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Dopo l’altalena, la virata al ribasso. Sembra essere questa la tendenza intrapresa dal tabellone elettronico in questa prima parte della seduta.

Maggiormente stabile anche se sempre negativa la performance del Dow Jones alle prese con alcuni downgrading e ‘profit warning’.

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A pesare sul mercato tecnologico il giudizio dato da Goldman Sachs sui titoli high-tech ritenuti ancora troppo costosi.

La banca d’affari ha esaminato 37 delle maggiori societa’ del settore tecnologico – tra cui Siebel Systems (SEBL), Oracle (ORCL) e Microsoft (MSFT) – e ha concluso che la bolla non e’ ancora del tutto sgonfia.

Lo studio ha preso in considerazione il fatto che negli anni del ‘boom’ di Internet il fatturato delle societa’ high-tech era basato su fondamenta non solide – l’idea che la spesa per la tecnologia dell’informazione fosse destinata alla continua crescita – e ha stimato che questo fatturato ‘gonfiato’ abbia rappresentato il 20% del fatturato high-tech generato tra il 1998 e il 2000.

“Molte persone ritengono che le azioni tecnologiche rimbalzeranno molto rapidamente: io credo che sia solo un sogno. Il mercato ha visto i suoi minimi ma dobbiamo ancora confrontarci conla stagione dei profitti del secondo trimestre dell’anno”, ha detto Stanley Nabi di Credit Suisse Asset Management.

Sul fronte macroeconomico, sono da sottolineare due interventi fatti dal ministro del tesoro americano e dal presidente della Fed di Philadelphia.

In un’intervista a Bloomberg Television, Paull O’Neill si e’ detto convinto che l’economia, dopo essere precipitata in novembre e dicembre, si e’ ora stabilizzata consentendo alle aziende di concentrarsi sulla diluizione delle scorte di magazzino accumulate negli ultimi mesi.

“Il rallentamento economico e’ terminato in febbraio – ha sottolineato O’Neill – e ora il recupero dovrebbe essere compreso tra lo 0,5% e il 2% in termini di crescita reale”.

Velata di ottimismo anche la dichiarazione fatta dal presidente della Fed di Filadelfia, Anthony Santomero: “Sebbene permanga una considerevole incertezza e rischi tuttora presenti – ha affermato Santomero – non mi aspetto che questo rallentamento blocchi l’espansione economica”.

Le due dichiarazioni espresse hanno avuto probabilmente il merito di non lasciar sprofondare il Nasdaq.

Procede nel frattempo la discesa del Dow Jones sul quale incidono il downgrading di Walt Disney (DIS – Nyse) da parte di UBS Warburg e le performance di Intel Corp. (INTC – Nasdaq) che sconta il ‘profit warning’ lanciato da Charthered Semiconductor.

Poco incisivo l’upgrading che McDonald’s (MCD – Nyse) ha ricevuto da Lehman Brothers.

A muovere i mercati anche una dichiarazione dei vertici di Compaq Computer (CPQ – Nyse).

La compagnia ha fatto sapere questa mattina di non attendersi una ripresa significativa del mercato dei PC per la fine dell’anno, visto che le spese dei consumatori mondiali continuano a rimanere deboli sulla scia del rallentamento economico negli USA.

Tra i titoli in movimento questa mattina sulle borse americane:

Nel settore automobilistico:

Ford (F – Nyse) cede il 3% dopo che la società ha dovuto richiamare vari modelli tra cui l’Explorer per cambiare più di 10 milioni di pneumatici Firestone difettosi. Credit Suisse First Boston ha abbassato il suo rating su Ford da “Buy” a “Hold” a causa di questo richiamo degli Explorer.

Nel settore semiconduttori:

Intel Corp. (INTC – Nasdaq) perde lo 0,75% nonostante Chartered Semiconductor (CHRT), un produttore di chip di cui Intel e’ cliente, ha detto che la sua perdita nel secondo trimestre sarà del 50% maggiore delle previsioni.

Secondo Jan Hommen, direttore finanziario di Philips Electronics (PHG – Nyse), il settore dei semiconduttori quest’anno registrerà un calo del 20% rispetto al 2000. Il titolo perde il 3,25%.
(Vedi anche CHIP: PER PHILIPS COMPARTO IN CALO DEL 20%)

Nel settore ristorazione:

McDonald’s (MCD – Nyse) sale del 2% dopo che Lehman Brothers ha dato un rating di comprare sul titolo aggiungendo che ormai la paura per la mucca pazza si è stabilizzata e il titolo potrebbe risalire.

Nel settore informatico:

Compaq (CPQ – Nyse) cresce dell’ 1,25%. Il secondo produttore di personal computer al mondo ha fatto sapere questa mattina di non attendersi una ripresa significativa del mercato dei PC per la fine dell’anno, visto che le spese dei consumatori mondiali continuano a rimanere deboli sulla scia del rallentamento economico negli USA.
(Vedi anche PC: COMPAQ NON VEDE LA RIPRESA NELL’ANNO)

Nel settore media:

Vivendi Universal (V – Nyse) ha deciso di espandersi nel settore dell’editoria scolastica e per ragazzi negli USA. La società franco-americana ha avviato i primi contatti per acquisire la società editrice Houghton Mifflin Co. (HTN – Nyse) per circa $1,7 miliardi. Vivendi guadagna lo 0,5%, mentre Houghton sale del 7,25%.
(Vedi anche EDITORIA: VIVENDI PUNTA AL MERCATO USA)

Disney (DIS – Nyse) perde quasi l’ 1%. La banca d’affari UBS Warburg ha ridotto il suo rating sulla societa’ da “Strong Buy” a “Buy” notando che il titolo ha ormai raggiunto il suo prezzo target. Gli analisti di UBS rimangono comunque positivi sul potenziale di lungo periodo.

Nel settore Internet:

AOL Time Warner (AOL – Nyse) ha deciso per la prima volta dall’aprile 1998 di aumentare la sottoscrizione mensile ai suoi servizi Internet a $23,9. Il titolo sale dell’ 1,25%.
(Vedi anche BORSA: VOLA INTERNET DOPO ANNUNCIO AOL)