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WALL STREET GIU’ SU TIMORI CINA, DELUDE BOFA

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Avvio di seduta debole per l’azionario americano, che viene dalla migliore giornata dallo scorso 4 gennaio. Il Dow Jones cede lo 0.81% a quota 10639.05, il Nasdaq lo 0.94% a 2298.69 punti, mentre l’S&P 500 lo 0.79% a quota 1141.15.

Il tono negativo e’ dovuto per lo piu’ ai conti trimestrali annunciati da Bank of America, a dir la verita’ una delle poche delusioni nel panorama trimestrale, che ha visto IBM e la maggior parte delle banche riportare cifre migliori del previsto.

Il colosso bancario ha riportato un rosso piu’ pesante delle attese. Pesano anche le notizie secondo cui la Cina avrebbe dato ordine ad alcune delle sue banche di porre un freno alle attivita’ di prestito, in modo da rispettare i requisiti in fatto di liquidita’ e al contempo scongiurare un surriscaldamento dell’economia nazionale.

In ambito macro, i prezzi alla produzione sono saliti dello 0.2% in dicembre, quando gli analisti si aspettavano una variazione nulla. Ma a deludere sono soprattutto nuovi cantieri edili, che hanno fatto peggio delle attese il mese scorso. PEr il mercato immobiliare l’anno scorso e’ stato il peggiore dal Dopoguerra.

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Ieri la componente del Dow IBM ha battuto le attese degli analisti e rivisto al rialzo le linee guida, ma il fatturato non ha del tutto convinto gli analisti e i titoli scivolano di quasi il 2.5%.

Tra i settori continua il momento positivo delle societa’ di healt-care. Dopo il balzo del 2% di ieri, il benchmark settoriale sta guadagnando lo 0.5%, con gli investitori che continuano a scommettere sull’eventualita’ che il progetto di riforma del sistema di assistenza sanitaria potrebbe venire congelato dopo la vittoria del senatore repubblicano Scotto brown in Massachusetts.

Nonostante nella seduta precede il mercato sia riuscito a chiudere in rialzo di oltre un punto percentuale acnhe a fronte di un rafforzamento del dollaro, non si puo’ dire che gli ulteriori guadagni accumulati in mattinata dal biglietto verde abbiano contribuito a sollevare il morale degli investitori.

Il Dollar Index e’ in progresso dell’1.0% contro le principali valute concorrenti. Si tratta per il momento della migliore seduta da piu’ di un mese.

Bank of America ha lasciato con l’amaro in bocca glioperatori quando ha annunciato di aver chiuso il trimestre con un rossoo di $5.2 miliardi, equivalente a $0.60 per azione, peggio delle stime, che erano per una perdita di 52 centesimi per titolo. Le azioni dell’istituto lasciano sul campo circa il 2.3%.

Positive invece le cifre annunciate da Wells Fargo, i cui titoli avanzano del 2.5% circa dopo che la societa’ ha inaspettatamente chiuso il trimestre in utile, pari ad un profitto di 8 centesimi per azione, nonostante aver dovuto restituire $25 miliardi per estinguere il debito pendente con il governo.

Dopo la pubblicazione di risultati positivi, le Morgan Stanley cedono terreno mentre le US Bancorp avanzano dell’1.6%. Fanno ancora meglio le Bank of New York Mellon (oltre +4%).

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in ribasso le quotazioni del greggio. I futures con consegna febbraio lasciano sul campo $1.36 attestandosi a quota $77.66 al barile. Sul valutario, l’euro si indebolisce a $1.4135 nei confronti del dollaro. In flessione l’oro a $1120.30 l’oncia (-$19.70). Avanzano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ sceso al 3.6550% dal 3.7070% di ieri.