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USA: MERCATI IGNORERANNO MOSSA FED?

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Il mercato da tempo prevede un taglio dei tassi d’interesse all’incontro del Federal Open Market Committee (FOMC), l’organo di politica monetaria USA, di martedi’ 21 agosto. Pressoche’ tutti gli operatori concordano poi nell’ammontare della riduzione: un quarto di punto percentuale.

Il mercato dei futures sui Fed Funds da’ all’84% la probabilita’ di una riduzione di 25 punti base, mentre solo al 16% quelle di un taglio di 50 punti base.

Il presunto intervento monetario della Federal Reserve, il settimo quest’anno, porterebbe quindi i tassi d’interesse al 3,5% dal 6% d’inizio anno, ma secondo il Wall Street Journal non dovrebbe muovere i mercati.


LE MANOVRE DELLA FED DAL GIUGNO 1999

DATA

VARIAZIONE

TASSO FED FUNDS

30/06/1999

+0,25%

5,00%

26/09/1999

+0,25%

5,25%

05/10/1999

5,25%

16/11/1999

+0,25%

5,50%

21/12/1999

5,50%

02/02/2000

+0,25%

5,75%

21/03/2000

+0,25%

6,00%

16/05/2000

+0,50%

6,50%

28/06/2000

6,50%

22/08/2000

6,50%

03/10/2000

6,50%

15/11/2000

6,50%

19/12/2000

6,50%

03/01/2001*

-0,50%*

6,00%

31/01/2001

-0,50%

5,50%

20/03/2001

-0,50%

5,00%

18/04/2001*

-0,50%*

4,50%

15/05/2001

-0,50%

4,00%

27/06/2001

-0,25%

3,75%

21/08/2001

ore 20:15**

ore 20:15**

Fonte: Federal Reserve

*manovra d’emergenza **ora italiana

Gli indicatori economici, infatti, dopo l’aggressivo allentamento dei tassi da parte della Fed, sono passati da deboli a misti, ma il mercato azionario non ha mostrato segnali di ripresa. Specialmente i titoli high-tech sono ancora considerati troppo costosi in base al rapporto prezzo/utili (P/E).

“L’idea che questi titoli siano sopravvalutati e’ plausibile – ha commentato Ricky Harrington, analista tecnico di Wachovia Securities – i mercati orso non terminano in una notte”.

Secondo Charles Blood della banca d’affari Brown Brothers Harriman gli investitori prestano meno attenzione ora alla Fed e piu’ agli utili aziendali.

“Portera’ un grosso sbadiglio”, ha aggiunto Adam Weisman di Wit Sound View, riferendosi al prossimo intervento della Fed.

Non ci si aspettano grosse sorprese anche perche’ l’economia non da’ segni di recessione.
“Non vogliono essere troppo agressivi”, ha commentato Steven Goldman della societa’ d’investimento Weeden & Co.

VEDI:


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TASSI USA: IMPROBABILE TAGLIO DI 50 PUNTI