Società

Tassa di soggiorno va abolita

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ROMA (WSI) – Si parla di 429 milioni di euro solo nel 2015, ma la cifra, già elevata, è destinata a crescere ancora. In una sorta di tesoretto, è quanto la tassa di soggiorno frutta ai comuni d’Italia.

In pratica è il balzello fiscale che alberghi e pensioni richiedono ai turisti. Roma, Milano, Venezia e Firenze sono le città con i più alti introiti. La capitale è quella con l’incasso record di circa 123 milioni solo quest’anno. E ancora non si è svolto il Giubileo.

L’importo della tassa varia da città a città. Capita così chi soggiorna a Roma per due giorni spende 24 euro contro i 17,50 di Venezia e i 12 euro di Milano. Più modesti gli importi a Bologna (8 euro) e Napoli (6 euro).

Ma, viene spontaneo chiedersi, come dovrebbero venire poi usati questi soldi? A cosa servono? Secondo la legge sono introiti destinati a finanziare interventi in materia di turismo, ma anche oneri di gestione del trasporto pubblico locale e varie attività culturali.

Per Federalberghi, l’associazione che ha fornito questi numeri, la tassa dovrebbe essere abolita e per finanziare le attività turistiche degli enti locali, gli stessi enti dovrebbero partecipare al gettito Iva di tutte le attività produttive che traggono beneficio dall’economia turistica.