Società

RISPARMIO, SCATTA
L’ ALLARME BOND

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(WSI) – Il mercato dei corporate bond rischia di andare incontro a una forte contrazione. Le nuove norme dettate dalla legge sul risparmio, che hanno dato un giro di vite alla responsabilità delle banche, potrebbero indurre gli istituti di credito a ridurre drasticamente l’offerta di obbligazioni societarie ai piccoli risparmiatori. Ma, più in generale, anche dei prodotti destinati agli investitori istituzionali.

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L’allarme sarà stamattina al centro della prima riunione della commissione del ministero dell’Economia coordinata dal viceministro Roberto Pinza. Il nodo, secondo un documento che circola al Tesoro, è la nuova versione dell’articolo 100-bis del testo unico della finanza (Tuf), modificato sull’onda emotiva degli scandali finanziari Cirio e Parmalat. Con l’obiettivo di tutelare gli investitori, la legge sul risparmio ha infatti attribuito alle aziende di credito l’obbligo di risarcimento in caso di crac dell’azienda emittente.

Tecnicamente si chiama «garanzia di solvenza» e vale per un anno dal momento della vendita. Secondo prime interpretazioni – e in attesa dei definitivi regolamenti Consob – gli istituti creditizi, per sottrarsi al risarcimento, dovrebbero mettere a punto un «documento informativo» da consegnare ai clienti. Ma in relazione a questo documento, gli analisti finanziari si muovono tra non poche difficoltà.

Alcuni dati da inserire nell’informativa sarebbero «impossibili da trovare» dicono alcuni operatori bancari secondo cui, inoltre, «si potrebbero creare situazioni paradossali: per lo stesso titolo, il cliente di una banca che non ha il documento informativo sarebbe coperto dalla garanzia di solvenza, quello della banca che ha il documento sarebbe invece scoperto». Di qui la richiesta di modifiche che la commissione di Via XX Settembre valuterà nelle prossime settimane. Cioè dopo una prima ricognizione sulle maggiori criticità della legge 262 che sarà chiusa entro il 20 luglio.

Il mercato dei bond societari, già turbato dalle vicende finanziarie degli scorsi anni, attende una rapida risposta. Gli ultimi dati Consob dicono che le emissioni obbligazionarie sono drasticamente calate passando dai 27,3 miliardi di euro del 2004 agli 11,4 del 2005. Un’ulteriore mazzata al comparto costringerebbe le imprese, soprattutto quelle medio-piccole, a imboccare la strada dell’indebitamento come unica fonte di finanziamento per le loro attività.

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