Economia

Performanti e resilienti, bond protagonisti del 2024: la view di PIMCO

Performance interessanti, con una volatilità contenuta e una resilienza invidiabile ai vari scenari macro: è questa in sintesi la previsione sul 2024 del mercato obbligazionario. A rivelarla in una conferenza stampa tenutasi oggi a Milano è PIMCO, che ha presentato il suo Cyclical Outlook sulle prospettive a 6-12 mesi per i mercati e l’economia globale.

L’outlook sul 2024

In particolare, a intervenire nella conferenza stampa sono stati Nicola Mai, Economist e Sovereign Credit Analyst di PIMCO e Adriano Nelli, Executive Vice President and Head of Global Wealth Management Italy di PIMCO.

Dopo un 2023 in cui l’economia globale ha dimostrato una sorprendente resilienza – guidata da crescita forte negli Stati Uniti – gli esperti prevedono una riduzione di marcia verso la stagnazione o una lieve recessione nel 2024. Il rallentamento sarà verosimilmente più marcato nei Paesi con mercati più sensibili ai tassi di interesse e l’eccezionale vigore dell’economia americana probabilmente verrà meno nell’orizzonte ciclico di sei-dodici mesi.

L’analisi di Nicola Mai

“Con valutazioni appetibili e rendimenti sui massimi da 15 anni – ha spiegato Nicola Mai – i mercati obbligazionari possono offrire una varietà di opportunità con potenziale di validi risultati in molteplici scenari macroeconomici. Sui mercati del credito, continuiamo a privilegiare gli MBS agency statunitensi e altri attivi di alta qualità assistiti da garanzia che offrono sia rendimenti interessanti che resilienza in caso di ribassi. Ravvisiamo anche opportunità di straordinaria appetibilità per l’obbligazionario globale, con potenziale di sovraperformare quello americano a fronte di maggiori rischi di ribasso sul versante economico. Siamo focalizzati sui mercati sviluppati più liquidi alla luce dei rendimenti interessanti ma puntiamo a cogliere valore anche nel debito dei mercati emergenti. I rendimenti monetari restano elevati, tuttavia gli investitori rischiano di perdere opportunità restando troppo a lungo sul monetario. Il rally del mercato obbligazionario nella parte finale del 2023 ha evidenziato come gli investitori possano conseguire rendimenti complessivi più appetibili con obbligazioni di alta qualità a media scadenza, per il combinarsi di rendimenti e apprezzamenti dei prezzi dei titoli, senza assumere un rischio di tasso di interesse maggiore con obbligazioni a lunga scadenza”.

Le parole di Nelli

“Con l’inizio del nuovo anno, molti investitori sono alle prese con la decisione di mantenere la liquidità o di passare a un’allocazione a reddito fisso per ottenere rendimenti potenzialmente più elevati nel lungo periodo – ha evidenziato Adriano Nelli – Noi di PIMCO comprendiamo questo dilemma e siamo convinti che la situazione attuale offra un’argomentazione convincente a favore di un’allocazione attiva sul reddito fisso. Stiamo assistendo ai più alti livelli di rendimento nominale e reale da quasi vent’anni, una tendenza che riteniamo non si ripeterà nei prossimi uno o due anni. Con i crescenti rischi di recessione, le obbligazioni offrono inoltre un elevato potenziale di protezione dai ribassi. Quest’anno l’importanza della gestione attiva e della diversificazione non può essere sottolineata abbastanza. Un’allocazione obbligazionaria core consente di accedere a una varietà di fonti di rendimento, come i tassi d’interesse, i tassi di cambio, il credito e le tendenze regionali. Contesti dei tassi, dinamiche di crescita e obiettivi di politica monetaria differenti offrono numerose opportunità ai gestori che adottano un accorto approccio alla gestione attiva. Riteniamo che il 2024 rappresenti un’opportunità irrinunciabile per gli investitori di passare a un’allocazione attiva nel reddito fisso”.