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PETROLIO: SOPRA QUOTA $100 NEL 2010

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Le quotazioni del greggio ritorneranno sopra quota $100 dollari il barile entro la fine 2010. Ad esserne sicuro e’ Jeff Rubin, ex economista capo di CIBC World Markets, che negli ultimi dieci anni ha predetto il rincaro dell’oro nero negli ultimi dieci anni con una precisione chirurgica.

La crescente domanda proveniente da Asia e Medioriente, ha spiegato Rubin in un’intervista telefonica concessa a Bloomberg, costringera’ i consumatori a fare affidamento sulle fonti di energia piu’ costose e meno convenzionali, come oil sands,

Rubin, che ha passato gli ultimi 20 anni in seno alla banca di Toronto e che l’anno scorso ha pubblicato un libro sull’economia nel settore energetico intitolato “Why Your World is About to Get a Whole Lot Smaller”, nel 2007 predisse che il petrolio avrebbe toccato quota $100 e cosi’ fu.

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“Mi pare realistico prevedere che avremo prezzi a tre cifre nel quarto trimestre dell’anno”, ha detto mercoledi’ Rubin, 55 anni. “Mi aspetto che le quotazioni del petrolio si avvicineranno presto a quei livelli e che scambieranno in un range intorno ai $90 probabilmente gia’ dalla fine di marzo”.

Dopo che il Dipartimento dell’Energia Usa (DOE) ha annunciato che le scorte di distillati sono diminuite, ieri i contratti con scadenza febbraio sull’oro nero Usa sono aumentati di valore, raggiungendo quota $83.52 al barile, sorpassando cosi’ i massimi dell’anno scorso di $82. Nel 2008 i prezzi del greggio hanno toccato il record assoluto di $147.27. Al momento i futures scambiano a quota $82.63 il barile.

Secondo Rubin, l’incremento nel consumo di petrolio sara’ guidato dalla domanda proveniente dalle economie dei Paesi in via di sviluppo, come la Cina e l’India, piuttosto che dalle nazioni industriallizzate dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti, dove la domanda ha probabilmente gia’ toccato le punte piu’ alte.