Oracle Corp. (ORCL – Nasdaq), seconda società al mondo del settore software, ha lanciato un profit warning sul terzo trimestre, che dovrebbe chiudere con un utile di 9 centesimi per azione, contro l’utile di 10 centesimi per azione (-10%) delle attuali stime di consensus (Multex).
La società ha imputato il calo della redditività alla difficile situazione asiatica.
Già venerdì scorso, durante le contrattazioni, erano emerse indiscrezioni riguardo ai risultati, non proprio brillanti, che la società avrebbe conseguito nel terzo e quarto trimestre.
Merrill Lynch aveva consigliato cautela sul titolo, che ha finito per chiudere l’ultima seduta in decisa controtendenza con gli indici: -3,79%, contro il +4,11% del Nasdaq Composite, il +5,61% del Nasdaq 100 (dove ORCL è il terzo titolo, con un peso pari al 3,93% dell’intero indice, preceduto solamente da Microsoft, 11,04%, e da Intel, 6,85%) e il +4,16% dell’indice settoriale Dow Jones Software.
Il profit warning, comunicato il 1 marzo, a mercati americani già chiusi, sta ulteriormente deprimendo il titolo, che nell’after hours cede il 7,94%.
