Treasury: prosegue tonfo rendimenti, parole Fed alimentano speranze fine rialzi tassi
Prosegue il forte calo dei tassi dei Treasury Usa. In particolare, i tassi dei Treasury a 10 anni proseguono il trend ribassista scivolando fino al 4,284%, dopo aver perso 4 punti base nella sessione di ieri, precipitando ai minimi degli ultimi due mesi.
I tassi dei Treasury a due anni, che ieri erano scivolati di 10 punti base, calano fino al 4,689%, al valore più basso degli ultimi quattro mesi.
A scatenare il tonfo dei tassi dei Treasury sono in particolare le dichiarazioni del governatore della Fed Christopher Waller, che hanno alimentato le scommesse dei trader sulla fine del ciclo dei rialzi dei tassi lanciati dalla Federal Reserve contro l’impennata dell’inflazione.
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La Bce prevede un rallentamento della crescita salariale nel 2025, supportando le aspettative di un’ulteriore riduzione dell’inflazione e potenziali tagli ai tassi di interesse. Il tracciatore salariale della BCE prevede un aumento annuale dell’1,6% nel quarto trimestre, in calo rispetto al picco del 5,3% dell’anno scorso.
A febbraio 2025, l’Eurozona ha registrato un significativo surplus commerciale di 24 miliardi di euro, in crescita rispetto ai mesi precedenti. Le esportazioni e le importazioni hanno entrambe registrato aumenti, con un surplus complessivo per l’intera Unione Europea e variazioni nei rapporti commerciali con Stati Uniti e Cina.
I mercati azionari asiatici hanno mostrato un notevole recupero, stimolato dalle dichiarazioni positive di Donald Trump e del Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, riguardo alla riduzione delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. Il rimbalzo è stato sostenuto anche dalla performance positiva di Wall Street.
L’ultimo rilascio degli indici dei direttori degli acquisti (PMI) da parte di HCOB e S&P Global mostra una continuazione della contrazione nel settore manifatturiero e dei servizi in Francia, segnalando persistenti sfide economiche.