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MICROSOFT DIFENDE VISTA

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(WSI) – A questo punto è forse lecito chiederselo: perchè Microsoft torna periodicamente a incensare i dati di vendita e le funzionalità di Vista? Teme che la popolarità del vecchio ma sempre di moda Windows Xp possa condizionare il percorso di migrazione verso il nuovo sistema operativo, per altro costellato da non pochi ostacoli (soprattutto in ambito aziendale) dal momento in cui è stato rilasciato sul mercato, quasi 18 mesi fa?

La domanda, posta dal Sole24ore.com a Fabrizio Albergati, Direttore della Divisione Windows Client di Microsoft Italia, ha avuto la seguente risposta: “la resistenza degli utenti all’adozione di Vista non è reale e lo dimostrano i dati di vendita complessivi che comprendono le versioni installate direttamente sui pc dei produttori Oem, i pacchetti venduti a scaffale e le licenze a volumi. I contratti di “volume licensing” in particolare (quelli che Microsoft ha in essere con le grandissime organizzazioni, ndr) ci dicono che Vista è apprezzato là dove le aziende sono più strutturate mentre nelle realtà piccole e medie è assolutamente normale che vi siano più difficoltà, al di là del fatto che in una certa fase è assolutamente fattibile gestire due sistemi operativi contemporaneamente”.

Dunque Microsoft respinge le critiche e gonfia anzi il petto di fronte ai risultati di vendita, ribaditi con una certa enfasi dallo stesso Albergati e anche da Bill Gates nel corso del suo attuale tour giapponese. Le copie finora di Vista distribuite dal lancio sono oltre 140 milioni ma ciò che più inorgoglisce la società di Redmond è il fatto che il nuovo sistema operativo sia quello con il più veloce indice di vendita, in virtù di un’adozione del prodotto molto elevata e non solo fra gli utenti consumer”.

Che molto sia stata fatto per migliorare il software sotto il profilo della sicurezza del sistema, della compatibilità con le applicazioni di terze parti, dei consumi e della disponbilità di driver è fuor di dubbio. Che Xp goda tutt’oggi, anche alla luce del recentissimo rilascio del Service Pack 3 di molto credito presso gli utenti (consumer e aziendali) è altrettanto indiscutibile nonostante Microsoft e i suoi partner si prodighino a dimostrare il forte appealing nei confronti di Vista.

E l’ulteriore riprova di come l’affermazione di Vista sia prioritaria viene dal fatto che (salvo cambiamenti dell’ultima ora) le vendite di Xp ai produttori di pc avranno fine il 30 giugno e solo per i computer ultra low cost (come l’Eee Pc di Asus) il vecchio sistema operativo verrà garantito in licenza fino a metà 2010. La scena sarà così tutta per il nuovo Os (anche se con i programmi di “downgrade” le aziende possono utilizzare la licenza di Xp in loro possesso fino a quando non decideranno di migrare a Vista) ma fino a quando è ancora tutto da capire; Windows 7, la nuova (forse ultima) evoluzione del software made in Redmond arriverà davvero entro la fine del 2009 come ha ventilato lo stesso Gates non più tardi di un mese fa?

Con il Service Pack 1 più efficienza energetica e gestibilità
Tornando al presente, la convinzione di Microsoft di poter soddisfare le esigenze degli utenti (sicurezza in primis) è totale. Sotto tutti i punti di vista. “Il Service Pack 1 – ha precisato in tal senso Albergati – ha reso più performante la piattaforma: nella grafica, nei consumi, con un incremento del 7% dell’autonomia delle batterie, nelle funzionalità di “cut and paste” e di copia del file dalla Rete. Per le aziende Vista diventa ancora più gestibile, soddisfa esigenze avanzate in termini di deployment, rispondendo in modo completo alla tendenza in atto relativa alla virtualizzazione dei sistemi e ai nuovi requisiti di gestione del ciclo di vita del pc e dell’infrastruttura software presente in azienda”.

La presunta scarsa difficoltà di dialogare con periferiche e componenti di altri vendor è un altro punto molto caro per Microsoft, che alle “accuse” risponde con i numeri: 2,2 milioni i componenti hardware plug&play compatibili con Vista, 15mila i dispositivi certificati, oltre 2.000 le applicazioni (il 93% di uqelle più diffuse sul mercato e 46 delle 50 più scaricate dalla Rete) che parlano in modo naturale con il software, i driver di Vista sono oggi il doppio di quelli disponibili a gennaio 2007. Numeri da vero e proprio ecosistema, come puntualmente sottolineato da Albergati.

Quella di ieri di Nokia, che ha annunciato di aver disabilitato il funzionamento del proprio Software Updater sui pc dotati di sistema operativo Vista – i recenti cambiamenti ad alcune configurazioni dell’Os (probabilmente introdotti con il Service Pack 1) potrebbero rendere instabile la procedura di aggiornamento del firmware dei cellulari – sembra così una voce fuori dal coro.

La disponibilità del Sp1, inoltre, porterà in dote agli utenti un minore impatto ambientale e la possibilità di risparmiare energia va a impattare non poco anche sui costi (è stato calcolato fino a 11 dollari per pc in un anno). Il tallone d’Achille di Vista era la sicurezza e anche in questo caso ora Microsoft si sente immune da critiche: “Vista – ha detto Albergati – è il sistema operativo più sicuro in assoluto: ha il 60% di probabilità in meno di essere infettato da spyware e malware rispetto a Xp e possiamo affermare senza alcun dubbio che l’affidabilità di Vista è superiore a quella del precedente sistema operativo”.

Un passo in avanti sostanziale anche se non utile a eliminare la possibilità che il sistema venga copiato illegalmente; il software può essere quindi piratato e a Microsoft non rimane che segnalare all’utente che sta utilizzando un prodotto non originale. Neppure l’iniziativa “Save Xp”, che ha raccolto pare un discreto successo di pubblico, pare turbare i manager del gigante del software.

Anzi: “vendere una licenza di Xp o Vista – ha spiegato in proposito Albergati – porta a Microsoft gli stessi introiti. Il nostro impegno è mantenere il vecchio Os ai massimi livelli di efficienza ma con il Sp1 Vista è a tutti gli effetti il miglior sistema operativo mai prodotto finora. Xp è stato realizzato in un’altra era del computing, Vista nasce come piattaforma che sposa in modo integrato la logica dei contenuti digitali e dei servizi on line (quelli di Windows Live, ndr)”. La campagna allestita da Microsoft per promuovere il nuovo sistema operativo ha infine un ultimo, non trascurabile, elemento, quello dei prezzi del software: rispetto al lancio, il taglio apportato ai listini è mediamente del 30% e oggi si va dai 240 dollari della versione Home Premium ai 340 dollari di Vista Ultimate (la Home Basic costa 105 dollari).

Peccato che Microsoft non abbia ufficializzato i dati che testimoniano l’adozione di Vista in Italia. Le testimonianze di aziende e produttori (Olidata) che hanno sposato in toto la causa del nuovo sistema operativo non mancano di certo (anche la Guardia di Finanza ha installato il software su un terzo dei suoi circa 4.500 pc) ma il conforto dei numeri sarebbe bene accetto. Per capire quanti utenti, nel Bel Paese, si sentono sin d’ora “Vista ready”.

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