Società

L’ INTERESSE
DEL SAMURAI

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(WSI)
La banca centrale del Giappone, la Boj, ha innalzato il tasso di interesse sui finanziamenti a breve termine alle banche dal livello zero al livello positivo dello 0,25 per cento. Si tratta d’un evento storico, in quanto il tasso zero era stato coraggiosamente adottato dalla Boj oltre cinque anni fa – nel febbraio del 2001 – per combattere la tendenza dei prezzi all’ingrosso e al consumo alla discesa allora in atto.

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Era una conseguenza della deflazione che aveva colpito l’intreccio banca-industria, a causa dei dissesti innescati dallo scoppio della “bolla di prezzi gonfiati” del mercato immobiliare. Non s’era mai verificata nella storia economica una situazione di lento ma costante declino dei prezzi, con l’economia domestica stagnante com’era accaduto in Giappone. Negli altri casi di scoppio di bolle speculative si erano avute rapide e disastrose cadute tamponate da salvataggi immediati della banca centrale e del governo con una successiva ripresa in tempi brevi.

Ora che il Giappone è uscito dalla depressione con l’inedita terapia gradualista d’un quinquennio abbondante di tasso zero, con lente ristrutturazioni dei prestiti incagliati, la Boj annuncia che essa aumenterà il suo tasso di interesse solo gradualmente. E, comunque, la sua linea di “denaro facile” erogato senza esagerare non subirà una vera inversione. In effetti, i prezzi in Giappone durante il 2005 hanno smesso di scendere e dai primi del 2006 hanno cominciato a salire. Dato ciò, il tasso dello 0,25 della banca centrale in termini reali è ancora attorno allo zero. Questa politica monetaria agevola la crescita economica giapponese che quest’anno è del tre per cento.

Ma un cambiamento nel mondo finanziario dopo l’abbandono del tasso zero da parte della Boj ci sarà. Sinora i risparmi giapponesi si sono rivolti soprattutto a Wall Street e ai mercati asiatici, dove si potevano ottenere remunerazioni vantaggiose. E hanno contribuito all’euforia delle Borse. Se nel 2006 – come pare – ci sarà un altro rialzo del tasso della Boj, che farà salire la remunerazione dei titoli obbligazionari e del debito pubblico giapponesi, questa tendenza si invertirà. Il mercato azionario internazionale potrà contare sempre meno sul soccorso samurai.

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