Società

FORZA NASDAQ !

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

*Financial Trend Analysis e’ una societa’ che opera nel settore dell’Analisi Tecnica. Le analisi di borsa qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

_______________________________________

(WSI) – Nel corso delle ultime settimane si è verificato un fenomeno che è risultato evidente anche all’osservatore meno attento dei mercati finanziari, quello che ha visto i risultati giornalieri messi a segno dal Nasdaq, l’indice high tech americano, prevalere in più di una occasione sul saldo di seduta di S&P500 e Dow Jones.

Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Questo risveglio della tecnologia porta con se una serie di domande: non deve essere infatti dimenticato che la riscossa dei listini vista nel 2003 e nella seconda metà del 2004 è stata caratterizzata da una lunga volata del Nasdaq, decisamente meglio performante in quel periodo di indici rappresentativi di settori dell’economia più tradizionali come lo S&P500 o il Dow Jones Industrial.

Se i segnali registrati nelle ultime sedute, come ad esempio il taglio della media mobile a 60 sedute, coincidente in questa fase con la trend line ribassista tracciata dal top di inizio gennaio, ed il superamento del top di aprile a 2021 trovassero conferma con una chiusura di ottava oltre il baricentro del range percorso dal massimo di gennaio al minimo di aprile, quindi intorno ad area 2050, ed il Nasdaq imboccasse con decisione la strada del rialzo, sarebbe lecito attendersi una decisa schiarita anche per gli altri listini (e non solo quelli americani, ma anche quelli europei che da qualche settimana sembrano aver perso la motivazione per un rialzo)?

Per quello che riguarda il quadro grafico del solo indice Nasdaq è forse al momento prematuro prefigurare un futuro tutto di rialzo, dal momento che un segnale di questa portata verrebbe inviato solo con il superamento del top di gennaio a 2191, praticamente allineato con quello di gennaio 2004, a 2153 (dal grafico si ricava quindi una conferma del fatto che l’ultimo anno circa per l’indice americano non è stato irresistibile in termini di performance, più che altro una lunga fase di consolidamento).

Già portandosi al di sopra di area 2050/80 tuttavia il Nasdaq indicherebbe ha almeno l’intenzione di mettere alla prova area 2200, regalando alle borse una fase di qualche settimana almeno di rialzo. Il fatto che il Nasdaq in fase crescente sia una condizione indispensabile alla salute di tutti i listini è facilmente verificabile mettendo a confronto l’andamento dell’indice high tech Usa con il grafico di forza relativa risultante dal rapporto tra le sue quotazioni e quelle dell’altra corazzata borsistica, lo S&P500.

La curva di forza relativa assume regolarmente un andamento positivo in corrispondenza di fasi di borsa crescente (esemplificate da uno S&P500 rialzista), e viceversa gira al ribasso quando anche i listini puntano verso il basso. Anzi, spesso la curva di forza relativa anticipa con le sue svolte quelli che saranno i top di borsa, come è accaduto ad esempio a gennaio 2004, quando la forza relativa aveva fatto registrare un ultimo massimo a conclusione del rialzo iniziato ad ottobre 2002, mentre lo S&P aveva ceduto le armi solo a marzo.

In altre parole è una regola non scritta ma facilmente verificabile da un punto di vista empirico che quando i listini principali salgono il Nasdaq lo fa in modo ancora più evidente (forza relativa in crescita), al contrario quando la borsa in generale scende il Nasdaq cala in modo anche più significativo (forza relativa in calo). Questo è il motivo per cui un rialzo del Nasdaq Composito al di sopra di area 2050/80 dovrebbe essere accolto con il sorriso sulle labbra da tutti gli investitori, anche da quelli che scommettono usualmente su comparti meno “ballerini”, o per dirla in termini tecnici, a più basso Beta, del tecnologico.

La condizione attuale della forza relativa è di netto rialzo, con la curva che ha superato in successione la trend line ribassista dal top di fine 2004, il picco di aprile e la media a 60 sedute. Segnali importanti che, anche se non risolutivi (ancora una volta sarebbe necessario il superamento del massimo di fine 2004/inizio 2005 per avere un segnale inequivocabile di rialzo), permettono di prevedere una evoluzione positiva di questa curva almeno nelle prossime settimane. In favore di una prospettiva positiva per il Nasdaq depone anche l’andamento recente dell’indice dei semiconduttori di Filadelfia, il Sox, che ha realizzato un rimbalzo significativo dopo aver testato a fine aprile in area 380 i minimi di gennaio.

Il Sox ha una funzione di conferma delle intenzioni del più allargato Nasdaq: quando i semiconduttori riescono a puntare al rialzo significa che tutto il comparto tecnologico lavora e produce utili, una condizione benigna per la crescita del Nasdaq stesso. Già a fine 2004 l’indice Sox aveva inviato un segnale di ripresa, superando la trend line ribassista tracciata dal top del gennaio 2004, linea poi rivista a gennaio del 2005 come supporto (questo tipo di comportamento, che va sotto il nome di “return move”, spesso conferma la validità del segnale precedentemente inviato). La fase laterale disegnata dal Sox negli ultimi mesi potrebbe quindi essere solo una pausa dell’uptrend avviato a settembre 2004.

Indicazioni. Conferme in questo senso verrebbero al superamento di area 450, mentre la violazione di quota 380 farebbe sorgere più di un dubbio sulla correttezza del quadro presentato (la ripresa del ribasso per il Sox sarebbe un brutto segnale anche per la crescita del Nasdaq).

Copyright © FtaOnLine per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved