La settimana pesante per il mercato dei bond Usa si e’ riflessa anche in Borsa. Per le cinque sedute apena chiuse il Dow e lo S&P500 sono calati di oltre l’1.5%. I titoli che hanno retto meglio sono quelli con stretti legami con l’andamento economico, con il Dow Transports invariato e il Morgan Stanley Cyclical index in calo dell’1%. Le Utilities sono state colpite da un ribasso del 2%, e il Morgan Stanley Consumer index ha perso l’1.4%.
Le small cap del Russell 2000 hanno acusato il colpo piu’ di tutti gli altri settori, con -2.8% mentre lo S&P400 Mid-cap index ha lasciato sul campo l’ 1.5%. I titoli del settore Technology hanno retto abbastanza bene, con il Nasdaq 100 e il Morgan Stanley High Tech & Semiconductor index in ribasso di circa l’1%. Lo Street.com Internet Index e’ risultato alla fine invariato, mentre il Nasdaq Telecom index e’ riuscito a salire dell’1%. I Biotechs hanno perso l’1%, i Financial sotto pressione, in particolare il settore Broker/Dealers in calo dell’ 1.5% e le Banks del 2%. Con l’oro in rialzo di $10.65, lo HUI Gold index ha guadagnato il 2%.
Il mercato dei Treasury, come si diceva, e’ stato strapazzato con forte volatilita’. Lo yield del Treasury a 2 anni (che rispecchia da vicino l’andamento dei fed funds) e’ salito per l’ottava settimana di seguito, aggiungendo 16 basis points a 3.71%. Il rendimento del Treasury a 5 anni e’ salito di 24 punti base questa settimana al 4.20%, il primo sorpasso della soglia del 4% dallo scorso giugno. Lo yield del 5 anni e’ salito di 60 basis points quest’anno, al piu’ alto livello dal giugno 2002. Infine il Treasury a 10 anni e’ aumentato di 22 basis points questa settimana al 4.54%, mentre il long bond e’ salito al 4,84%. Lo spread tra il bond Usa a 2 anni e quello a 30 anni si e’ allargato a 110 punti base.