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BORSE: TO BUY
OR NOT TO BUY?

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(WSI) – A causa dei bruschi movimenti registrati sui principali indici azionari nelle ultime due settimane il contesto grafico ha subito una evidente evoluzione in negativo. Non tutto il male viene per nuocere tuttavia: la volatilità eccezionale messa in mostra dalle borse di tutto il mondo ha costretto infatti i listini ad un brusco arretramento, tanto ampio che potrebbe essere giusto chiedersi se il peggio non sia già alle spalle e se i prezzi raggiunti non possano rappresentare una interessante opportunità di acquisto.

Per rispondere a tale domanda è necessario fare chiarezza sia nel contesto di medio termine, quello che potrebbe interessare le prossime settimane, ma anche in quello di lungo periodo: prima di decidere di effettuare eventuali investimenti contro la tendenza attuale del mercato è necessario infatti accertarsi che il trend rialzista di fondo, quello che ha sostenuto la crescita di quasi tutte le borse a partire dalla fine del 2002 o dall’inizio del 2003 sia ancora in buona salute.

Nella ricerca di un responso affidabile dell’analisi è innanzitutto interessante notare come quasi tutti gli indici che vengono utilizzati come riferimento per capire qual’è il sentiment di mercato avevano disegnato negli ultimi mesi delle potenziali configurazioni di ribasso, completate poi con la violenta discesa del 15 e 18 aprile. Primo tra questi è l’indice MSCI World, che ha lasciato sul grafico nel periodo da fine dicembre ’04 ad inizio aprile un testa spalle ribassista, quindi una figura caratterizzata da due massimi allineati nella stessa area (nella fattispecie i 1160/80 punti) e da un massimo intermedio posizionata leggermente più in alto (a 1200).

Caratteristica comune a questo tipo di configurazioni è quella di fornire un obiettivo minimo, dopo il loro completamento (nel caso dell’MSCI World avvenuto con la violazione della trend line tracciata dal minimo di gennaio, passante a 1140 circa), calcolato in base alla ampiezza stessa del pattern. Il target del ribasso per l’indice rappresentativo di tutte le borse mondiali è posto a 1080, un valore non troppo distante dal 60% di ritracciamento del rialzo dai minimi di agosto.

Ricapitolando quindi è possibile dire che per l’MSCI World il recente ribasso ha attivato una fase correttiva relativa al precedente rialzo, ma che anche in caso di un proseguimento della discesa fino agli obiettivi indicati dalla configurazione che sormonta l’uptrend, il ribasso andrebbe inteso come una semplice correzione (in analisi tecnica solo con il superamento del 62%, uno dei numeri di Fibonacci, di ritracciamento si parla di inversione di tendenza), una pausa nella dinamica rialzista di medio – lungo termine.

Certo, per essere sicuri della ripresa del trend rialzista non vi è altro metodo se non quello di attendere il superamento dei precedenti massimi, quindi dei 1200 punti, tuttavia l’aver riconosciuto la natura correttiva del recente ribasso può essere uno stimolo, per i più intraprendenti, a ricercare livelli di ingresso su prezzi decisamente più economici di quelli visti anche solo un mese orsono. Tutto questo a patto che il supporto di area 1080 non venga violato.

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