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BEL RALLY A WALL STREET, RIBASSISTI ALLE CORDE?

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Gli indici di Wall Street hanno chiuso in deciso rialzo (controlla la performance finale in home page), con il Dow Jones Industrial a +212 punti e lo S&P500 a quota 1300 (+1.40%), spinti dal dato sul Pil Usa nel secondo trimestre e dalla flessione dei prezzi del greggio. La revisione a +3,3% (su base annua) del dato sulla crescita a stelle e strisce sostiene le quotazioni dei comparti ciclici industriali. Questi dati, migliori del previsto, sulla crescita degli Stati Uniti, fanno intravedere la luce in fondo al tunnel della crisi dei mutui.

L’espansione del prodotto interno lordo degli Usa nel secondo trimestre è stata rivista a +3,3% annualizzato dal +1,9% della precedente stima, grazie alla forte spinta delle esportazioni a loro volta sostenute dal dollaro debole. E anche se in molti si aspettano una gelata sulla crescita della seconda metà dell’anno – quando si esaurirà la spinta dei bonus fiscali decisi dalla Casa Bianca e il dollaro cesserà di aiutare l’export – i dati di oggi sono bastati a innescare una corsa a Wall Street. Le migliori prospettive di crescita aiutano in particolare i titoli ciclici, industriali e quelli collegati al settore immobiliare, come Caterpillar (+3,13%) e General Electric (+2,2%).

Fra gli altri, Caterpillar avanza del 3% circa. Tiffany mette a segno un +10% dopo aver presentato i dati del secondo trimestre migliori del previsto. Ottimismo anche sulle prospettive del settore finanziario, dopo che la compagnia assicurativa sui bond Mbia, che mette a segno un balzo di oltre il 22%: la società che assicura i bond ha chiuso nuove operazioni e può andare avanti con la propria attività, tanto che assicurerà 184 miliardi di bond municipali.

A guidare il recupero sono proprio i titoli delle società più esposte alla crisi del settore creditizio, dopo che sono rientrate le probabilità di un intervento da parte dello Stato. Fannie Mae é volata del 17,01% a 7,58 dollari dopo la nomina di un nuovo direttore finanziario e, con Freddie Mac (+9,26% a 5,19 dollari), beneficia del ridimensionamento dell’allarme sulla tenuta dei conti. Forti anche Citigroup (+5,08% a 19,04 dollari), Lehman Brothers (+7,37% a 15,87 dollari) e Aig. Avanza anche Merrill Lynch, +8,90% a 27,52 dollari. Negli altri settori il produttore di gioielli Tiffany avanza di oltre il 10% dopo una semestrale oltre le attese e un miglioramento dell’outlook sul 2008.

Il futures sul greggio, in precedenza in rialzo, arretra di quasi tre dollari il barile dopo che l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha assicurato forniture aggiuntive nel caso in cui la tempesta tropicale Gustav danneggiasse gli impianti del Golfo del Messico. Negli ultimi scambi a New York il petrolio cede il 2,2% a 115,56 dollari al barile.