Banca Ifis: via libera della BCE all’Opas su illimity ma a precise condizioni. Ecco quali

Fonte: ufficio stampa
Semaforo verde della Bce all’Opas, Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio Volontaria, da parte di Banca Ifis su illimity Bank. L’annuncio è stato diffuso da Banca Ifis attraverso un comunicato in cui si precisa che si tratta di un’operazione non concordata tra le parti e, per questo motivo, soggetta a specifiche condizioni regolamentari.
Banca Ifis ha messo sul piatto 3,55 euro per azione in un deal misto che prevede 0,10 azioni Banca Ifis di nuova emissione e una parte in denaro di 1,414 euro per un corrispettivo di 298,49 milioni di euro. Tuttavia l’Eurotower ha indicato dei paletti da rispettare affinchè l’operazione vada in porto.
Banca Ifis e l’OPA volontaria su illimity Bank
A inizio gennaio, il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, presieduto da Ernesto Fürstenberg Fassio, aveva approvato l’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria (OPAS) sulla totalità delle azioni di illimity Bank, quotata su Euronext STAR Milan. L’offerta prevedeva, per ogni azione illimity portata in adesione, un corrispettivo pari a 3,55 euro, così suddiviso:
- 0,1 azioni di nuova emissione di Banca Ifis;
- 1,414 euro in contanti.
In caso di successo, è prevista la fusione per incorporazione di illimity in Banca Ifis, con l’obiettivo di creare un operatore leader nel mercato italiano dello specialty finance.
Come si legge nella nota che ha annunciato l’operazione, l’integrazione mira a rafforzare la posizione di mercato nei servizi finanziari alle PMI, con sinergie in factoring, leasing e finanza strutturata; estendere l’attività nel turnaround financing e nell’investment banking per le PMI; consolidare la leadership negli Npl, ampliando la gestione a crediti corporate e garantiti; unire competenze e know-how per generare efficienze operative e commerciali, beneficiando di una rete distributiva estesa e una forza lavoro specializzata.
E oggi è arrivato il via libera della Bce all’Opas indicando al contempo delle condizioni da rispettare.
I diktat della Banca centrale europea per Banca Ifis
Tra le prescrizioni principali imposte dalla BCE, c’è l’obbligo per Banca Ifis di condurre una due diligence su illimity, che dovrà essere avviata qualora l’offerta venga effettivamente perfezionata. L’analisi avrà lo scopo di determinare l’eventuale badwill derivante dall’operazione, ovvero la differenza negativa tra il prezzo di acquisto e il patrimonio netto effettivo della banca target.
Il comunicato specifica che tale verifica dovrà basarsi sulla consistenza effettiva del patrimonio netto di illimity e dovrà essere certificata da una società di revisione indipendente. Una volta completata, la documentazione relativa dovrà essere trasmessa senza ritardi alla Banca d’Italia. Non solo: Banca Ifis sarà inoltre chiamata a valutare, entro il mese successivo alla chiusura dell’operazione, l’eventuale adozione di azioni conseguenti, qualora risultassero necessarie.
Si tratta di un passaggio cruciale in un’operazione di mercato che si preannuncia complessa e delicata, soprattutto considerando che l’acquisizione non è frutto di un’intesa preventiva tra le due realtà bancarie coinvolte.
Cos’è il badwill
Il badwill (noto anche come avviamento negativo) si verifica quando una società acquisisce un’altra a un prezzo inferiore rispetto al valore contabile del suo patrimonio netto. Questo può accadere, ad esempio, se l’azienda target è in difficoltà, ha un’immagine di mercato debole o semplicemente se l’acquirente riesce a negoziare condizioni molto favorevoli.
Nel caso specifico, la BCE vuole assicurarsi che Banca Ifis identifichi correttamente il valore reale di illimity e, se risulterà un badwill, che vengano adottate eventuali misure correttive. Questo serve anche a garantire la stabilità e la trasparenza dell’operazione, trattandosi di due istituti vigilati.
I prossimi step
A questo punto, al gruppo veneto resta solo l’autorizzazione della Banca d’Italia, considerata una formalità dopo il via libera già ottenuto dalla BCE. Cinque giorni dopo l’ok di Via Nazionale, è atteso anche il nulla osta della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo, che conterrà le date ufficiali di apertura dell’offerta. Al momento, sembrano confermati i tempi annunciati a gennaio: periodo di adesione previsto tra maggio e giugno, con possibile integrazione a settembre.