L’attacco dell’11 settembre scorso sarebbe costato almeno $120 miliardi in termini di perdite per l’economia USA. Il bilancio e’ stato fatto da Dick Cheney, vicepresidente USA in un discorso tenuto a Washington.
Cheney, particolarmente duro, ha attaccato senza mezzi termini al-Quaeda: “La guerra contro i terroristi non terminera’ con un trattato – ha detto – non ci saranno summit o negoziati. Questo conflitto puo’ solo finire con la loro completa e totale distruzione”.
Il vicepresidente ha quindi ricordato il ritrovamento di documenti in mano a memebri di al-Qaeda dal quale si desume che l’organizzazione ha intenzione di sviluppare armi chimiche, biologiche e terroristiche.
Di conseguenza, una delle preoccupazioni principali degli USA e’ evitare che armi di distruzione di massa possano cadere in mano dei terroristi. Cheney ha quindi chiamato in causa l’Iran, che continuerebbe a sostenere i terroristi, con “i suoi sforzi di costruire armi di distruzione di massa” e con un atteggiamento negativo nei negoziati di pace fra Palestinesi e Israeliani.
Ma il vicepresidente ha usato parole pesanti anche per i Democratici, rei, a suo dire, di aver sbarrato la via all’approvazione del pacchetto di stimolo per l’economia, questo “significhera’ che la recessione durera’ piu’ a lungo”, anche se “l’economia e’ ormai pronta a una ripresa non inflazionistica”.
