Se avete comprato Juniper Networks (JNPR – Nasdaq) nel periodo tra il 12 aprile e il 7 giugno del 2001 – e avete cosi’ visto il valore del titolo crollare di circa il 41% nei mesi successivi – avrete il diritto di chiedere al Tribunale di nominarvi parte lesa principale.
A difendervi sara’ lo studio legale americano Alfred G. Yates, che sta per intentare causa alla societa’ di infrastrutture per telecomunicazioni.
Gli avvocati accusano i vertici societari del gigante di aver gonfiato il valore di Juniper con previsioni eccessivamente ottimistiche, monetizzando poi i guadagni con la vendita dei titoli. Lo smobilizzo avrebbe contribuito al calo delle azioni, a danno dei piccoli investitori.
E i fatti parlano chiaro. Nel periodo intercorrente tra il 12 aprile e il 7 giugno del 2001, i dirigenti della societa’ dichiararono che Juniper avrebbe centrato le previsioni precedentemente formulate, raggiungendo nel secondo trimestre dell’anno un fatturato di $330 milioni e un utile per azione di 25 centesimi. I vertici del gruppo si spinsero anche oltre, affermando che l’utile per azione del 2001 si sarebbe attesato all’interno di una forchetta compresa tra $0,90 e $1 a livello pro forma.
Le dichiarazioni confortanti della societa’ spinsero il titolo a raggiungere il valore di $69,50. A quel punto, i dirigenti trassero vantaggio dalla “bolla Juniper”, vendendo 747.463 azioni per un valore corrispondente di $42,9 milioni.
L’8 giugno, poi, Juniper dichiaro’ che gli utili relativi al secondo trimestre si sarebbero rivelati ben al di sotto di quelli precedentemente stimati, un analista accuso’ apertamente i vertici di Juniper di “gravita’ per aver annunciato il calo dei profitti con ritardo”. Le azioni di juniper registrarono cosi’ una flessione da $69,50 a $38,02, cedendo il 46% del loro valore.
Quando poi Juniper rese noti l’utile pro forma del 2001, risultato a quota $0,50, invece dei precedenti $0,90-$1,00 stimati durante quel periodo, il titolo arrivo’ad attestarsi al valore attuale, corrispondente ai $13.
