Società

AL QAEDA
VOLEVA ALLAGARE
WALL STREET

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(WSI) –
Volevano far saltare l’Holland, uno dei grandi tunnel sotto l’Hudson River che collega Manhattan al New Jersey, allagare Wall Street e tutto il quartiere finanziario di New York. L’ultimo piano di Al Qaeda per attaccare di nuovo la città colpita l’11 settembre del 2001 è stato sventato dall’Fbi prima che potesse prendere una forma definitiva; un estremista islamico, il libanese di 31 anni Assem Hammoud (nome di battaglia Amir al-Andalousi), arrestato a Beirut, ha confessato il progetto: l’attacco era previsto per il prossimo ottobre, una bomba dentro il tunnel ferroviario che porta i pendolari dal New Jersey fino a Ground Zero.

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L’Fbi non ha dubbi, Hammoud è un seguace di Al Qaeda e aveva prestato giuramento a Osama bin Laden; era lui la mente dell’attentato ed era lui che comandava il commando terrorista (“otto i principali protagonisti del progetto”, precisa il Bureau) che in autunno avrebbe colpito al cuore Manhattan; anche simbolicamente considerato il luogo scelto. Il ministero degli interni libanese aggiunge che Hammoud ha confessato di “aver progettato un viaggio in Pakistan per un addestramento di quattro mesi”.

Il capo del Fbi di New York, Mark Mershon, ha spiegato come le indagini degli agenti federali andassero avanti da quasi un anno, da quando l’intelligence Usa aveva captato i primi segnali di un nuovo piano di attacco contro New York monitorando su internet le chat islamiche; insieme ai servizi segreti di altri paesi l’Fbi aveva raccolto per mesi altre informazioni fino all’arresto di Hammoud. Una lunga inchiesta, almeno sei i paesi coinvolti, che doveva restare segreta ancora a lungo. Non è stato possibile perche ieri mattina il Daily News, uno dei tabloid di New York più informati sulle questioni che riguardano sicurezza e terrorismo, ha raccontato tutto, dedicando al “Tunnel Bomb Plot” due intere pagine del quotidiano. E a quel punto l’Fbi non ha potuto che confermare, non mascherando l’irritazione per la fuga di notizie ma precisando che le indagini non sono state per questo compromesse in quanto la rete terroristica è stata in gran parte già smantellata.

Secondo il Daily News il piano prevedeva di allagare il tunnel facendo esplodere diverse cariche di esplosivo dove passano le auto, in modo da creare una gigantesca ondata che avrebbe raggiunto l’intero distretto finanziario di Manhattan. Una possibilità ritenuta assai improbabile dagli esperti, interrogati dallo stesso giornale, per i quali vista la profondità del tunnel l’acqua non avrebbe mai raggiunto il livello delle strade: “far esplodere l’Holland per allagare Manhattan non ha senso, sarebbe una sfida alle leggi della fisica”.

Mershon è di diverso avviso: nel mirino dei terroristi c’erano diversi tunnel sotto l’Hudson e l’obiettivo principale sarebbe stato quello ferroviario – l’unico di cui gli arrestati avrebbero parlato – ed era un piano che “prevedeva martirio, esplosivo e alcune delle gallerie tra il New Jersey e Lower Manhattan: non possiamo dire di più sulle modalità”. Qualche differenza di valutazione tra il sindaco di NewYork, Michael Bloomberg, e il capo della Nypd Ray Kelly: per il primo la minaccia era “molto seria”, per il secondo “era nelle fasi di pianificazione e non ha raggiunto alcun livello operativo”.

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