Società

76 STELLE LIQUIDE
E INDIPENDENTI

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(WSI) –
Il primo debutto del 2007 è atteso per mercoledì 28 febbraio, quando Omnia Network farà il suo ingresso nel listino Star di Piazza Affari. Un modo eloquente per festeggiare il sesto compleanno del segmento che più di ogni altro rappresenta la qualità dell’offerta di Borsa italiana. È nello Star, infatti, che si colloca il campione più rappresentativo delle medie realtà che stanno esportando un nuovo modello di made in Italy, che non è solo con moda e lusso, ma anche il frutto di un sistema che ha fatto i conti con un cambio forte e stabile, non lesinando ristrutturazioni e investimenti.

Realtà ormai consolidate nella tecnologia, nella meccanica, nella comunicazione, ma anche banche e assicurazioni. Tutti consapevoli che, per conquistare la fiducia degli investitori, italiani e non, stabili e professionali occorreva sottoporsi a regole rigide (e costose) in materia di trasparenza, governance e liquidità.

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Tra richieste del mercato e società quotate si è così innescato un «circolo virtuoso» oltre i requisiti minimi: il 41% delle «Stelle» ha un numero di consiglieri indipendenti superiore al minimo richiesto; il flottante medio è del 42%, al di sopra dei parametri richiesti. Il rispetto di queste indicazioni rigide (senz’altro più severe rispetto agli indici comparabili in Europa e nel mondo) è tra le cause che hanno contribuito a performance superiori alla media e al costante interesse di numerosi investitori istituzionali internazionali che hanno deciso di investire stabilmente nel capitale delle aziende quotate (ultimo caso Acotel Group, che proprio all’inizio di febbraio ha visto salire nel proprio azionariato Oyster Sicav). Al momento della “festa”, trova così conferma la sensazione che lo Star resta un target di investimento privilegiato per i grandi gestori così come per il pubblico a caccia di occasioni di investimento. Uno scrigno di «gioielli», la vera dote per un ruolo da protagonista di Piazza Affari.

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