Mercati

Yen sempre piu’ forte. Aumenta possibilita’ di intervento nel valutario

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Siena – Tassi di interesse: chiusura di settimana in negativo per i listini dell’area Euro con tasso decennale tedesco sceso sotto all’1,6%. A condizionare i mercati sono anche giunti i dati sul mercato del lavoro Usa. In Francia le elezioni presidenziali si sono concluse con la vittoria di François Hollande che ha ottenuto il 51,67% dei consensi, divenendo il primo presidente di sinistra dopo 17 anni. Hollande ha dichiarato che oltre a ridurre il deficit si impegnerĂ  a sostenere la crescita e l’occupazione. La campagna elettorale in Francia non è però ancora terminata. Il 10 ed il 17 giugno si terranno infatti le elezioni legislative. In Germania le elezioni nella regione della Schleswig-Holstein hanno visto il partito della Merkel registrare il peggior risultato degli ultimi 50 anni, pur rimanendo il primo partito con il 30,9% dei consensi. Tuttavia il calo dei voti del partito di coalizione Fdp (8,2% dei consensi) impedisce la formazione di un governo con una coalizione analoga a quella nazionale. Per la Merkel domenica prossima altro importante appuntamento elettorale con le elezioni nella regione piĂą popolosa del Nord Reno Westaflia. L’esito delle elezioni in Grecia rende complessa la formazione di un nuovo governo in seguito al forte calo dei consensi per i partiti piĂą europeisti, con i due tradizionali maggiori partiti (Pasok e Nuova democrazia) che insieme sono sotto al 50%. Samaras, leader del partito di maggioranza relativa Nuova Democrazia, ieri ha proposto di formare un “governo di salvezza nazionale”. I mercati non hanno accolto bene i risultati elettorali greci aprendo la sessione con listini azionari in forte calo e spread in rialzo. Nel frattempo la curva dei tassi sta registrando un forte appiattimento sul comparto 2-10 anni sia governativo sia swap, indicando una fase economica non favorevole all’orizzonte. Negli Usa listini azionari in calo sulla scia dei dati sul mercato del lavoro che hanno evidenziato una crescita degli occupati di aprile al di sotto delle attese. Il tasso di disoccupazione è sceso dall’8,2% all’8,1%, ma prevalentemente per la dinamica della forza lavoro da cui sono fuoriuscite circa 500.000 unitĂ . Non a caso il tasso di disoccupazione calcolato includendo tra gli altri anche i lavoratori scoraggiati (il cosiddetto tasso di sotto-occupazione), è rimasto fermo al 14,5%. Alcuni indicatori hanno comunque registrato un lieve miglioramento (ad esempio la durata della disoccupazione o la percentuale di coloro che rimane disoccupato per piĂą di sei mesi) ma complessivamente il dato è risultato piĂą in linea con la lettura del mercato del lavoro offerta a piĂą riprese da Bernanke: il recupero c’è ma è troppo lento. Il dato è arrivato alla vigilia dell’inizio della campagna elettorale di Obama, che si preannuncia focalizzata soprattutto su temi legati all’economia. I segnali di rallentamento della crescita del pil vengono segnalati anche dalla pendenza di curva, che, alla stregua di quanto sta accadendo in area Euro, registra un marcato appiattimento sul segmento 2-10 anni sia governativo sia swap. Questa sera atteso l’aggiornamento mensile sull’andamento del credito al consumo, che ha giocato un ruolo determinante nel recupero dei consumi tra fine 2011 ed inizio 2012.

Valute: giornata che si apre all’insegna della debolezza per l’euro dopo gli esiti delle elezioni francesi e greche. Il cross euro/dollaro nella sessione asiatica apre appena a ridosso dell’importante supporto di 1,30, arrivando fino a quota 1,295. Il venir meno del supporto 1,30 apre la strada a discese fino a 1,25-1,26 nel breve periodo. La resistenza a questo punto si posiziona a 1,31 mentre il primo supporto a 1,29. Euro in deprezzamento anche vs sterlina con il cross sui minimi dal novembre 2008.

Yen in apprezzamento nel giorno di riapertura del mercato giapponese dopo le festivitĂ  della scorsa settimana. Verso euro il cross ha rotto al ribasso il supporto 105, con i livelli successivi collocati a 103 e 102. Verso dollaro il supporto si colloca a 76,60 con il successivo a 76. Il ministro delle finanze giapponese Azumi ha dichiarato di essere pronto ad agire immediatamente sullo yen se necessario.

Materie Prime: chiusura di settimana negativa per le materie prime dopo i dati del mercato del lavoro Usa peggiori delle attese. In marcato calo il petrolio (Brent -2,5% e Wti -4%), con il greggio Usa sceso sotto i 100$/barile per la prima volta da febbraio. Andamento contrastato per i metalli industriali, positivi i preziosi. Misti gli agricoli.

I dati della Cftc mostrano che la scorsa settimana gli speculatori hanno aumentato le posizioni nette lunghe sulle materie prime nel loro complesso per la prima volta da 6 settimane. Ennesimo record per le posizioni rialziste sulla soia. Questa mattina il Brent è in leggero calo presso i 112$/barile (minimo da febbraio), l’oro a 1640$/oncia.

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