Milano – Sul mercato dei cambi, lo yen è in rialzo sul finire della seduta asiatica poichè il calo delle borse asiatiche ha spinto gli investitori a ridurre le posizioni di carry trade, anche se gli hedge fund sono convinti che presto lo yen tornerà a scendere.
La scure di S&P’s ieri sull’outlook degli Stati Uniti ha limitato i guadagni del dollaro nei confronti della moneta unica, sotto pressione per via dei timori per il debito greco. L’Eur/Usd scambia sopra la soglia di 1,42 dopo essere sceso ieri a 1,4155, mentre lo yen quota a 117,20 sull’euro e a 82,40 sul dollaro.
Sul fronte delle commodities, il petrolio è in calo sulle piazze asiatiche per i timori che un prezzo elevato del greggio possa contenere la domanda e frenare la crescita economica e per via dell’azione di S&P’s.
Da registrare infine i nuovi record messi a segno ieri da oro e argento, rispettivamente a USD1.497,20 e a USD43,51 per oncia, sui timori legati al debito sovrano europeo, sulle preoccupazioni inflazionistiche e sulle attese di una politica monetaria Usa ancora accomodante.
OBBLIGAZIONI E MONETARIO
Avvio positivo per l’obbligazionario europeo.
I Treasury Usa, che ieri hanno reagito con un calo alla notizia di S&P’s, si sono poi ripresi ed hanno chiuso in buon rialzo, poiché sono tornati a essere considerati un rifugio dalle preoccupazioni per il debito greco.
BORSE ASIATICHE
In Asia, la borsa giapponese ha chiuso in flessione dell’1,21% toccando i minimi delle ultime tre settimane, dopo che il produttore Usa di chip Texas Instruments ha messo in guardia che la crescita delle vendite sarà più debole del previsto a causa del terremoto che ha colpito il Giappone lo scorso mese. Sulla piazza di Tokyo ha pesato anche l’ulteriore rafforzamento dello yen, che ha penalizzato le società legate all’export. -1,34% l’Hang Seng.
BORSE EUROPEE
Avvio poco variato per le borse europee, che dovrebbero prendersi una pausa dopo le perdite registrate ieri sulla scia della revisione dell’outlook sugli Stati Uniti da parte di S&P’s a ‘Negativo’ da ‘Stabile’.
L’attenzione degli operatori continua intanto a soffermarsi sulle tensioni sui Paesi periferici ed in particolare sull’evoluzione delle vicende in Grecia e Portogallo.
Sul fronte corporate, fari puntati sul comparto auto per via della diffusione di Acea delle immatricolazioni nell’Unione europea (Ue 27), che hanno registrato a marzo un calo del 5% a 1,559 mln di veicoli. Nel trimestre il ribasso è stato del 2,3%.
Il gruppo Fiat ha evidenziato una flessione del 20,2% a 105.244 veicoli e la quota di mercato è scesa al 6,8% dall’8% di marzo 2010. Nei primi tre mesi dell’anno il ribasso è stato del 19,2%, mentre la quota di mercato si è attestata al 7,3% dall’8,8% precedente.
Densa l’agenda delle trimestrali con Novartis, Burberry, Tesco, Sony Ericsson e Tele2 in Europa, mentre negli Stati Uniti sono in arrivo i conti di Goldman Sachs, Harley Davison, Ibm, Intel, Johnson & Johnson, Juniper Networks, State Street, US Bancorp e Yahoo!.
PIAZZA AFFARI
Piazza Affari ha aperto in lieve rialzo stamane, con l’indice FTSE/MIB in area 21.250 pts.
Attenzione rivolta a Dada, che ha firmato l’accordo con Buongiorno per la cessione del 100% di Dada.Net per un corrispettivo in contanti pari a EUR28,5 mln, oltre alla posizione finanziaria netta consolidata di Dada.net.
Focus inoltre sul settore delle rinnovabili dopo che ieri la Commissione UE ha sollecitato l’Italia a dare agli investitori un quadro “chiaro, stabile e prevedibile” in materia di incentivi per le energie rinnovabili nel settore fotovoltaico.
Da monitorare infine Risanamento dopo la manifestazione di interesse per l’area Milano Santa Giulia ricevuta da parte di una cordata che vede come promoter Stefano Stroppiana e come partecipanti il fondo di Shanghai Super Ocean Re, le società di costruzioni Cogeim spa, Geo Holding srl, Ettore e Guido Di Veroli, e Santo Versace. Si tratterebbe di un’offerta di EUR1,2 mld in parte cash e in parte come assunzione di debito della società.
EVENTI SOCIETARI
Assicurazioni: da una nota dell’Isvap, nel 2010 la raccolta premi delle assicurazioni in Italia ha raggiunto EUR125,9 mld, in crescita del 6,9% a/a. In particolare il ramo vita ha raccolto premi per EUR90,1 mld, in aumento dell’11,1% e un peso sul portafoglio globale salito al 71,5% dal 68,8%. Il ramo danni ha avuto nel 2010 una raccolta di EUR35,85 mld, in calo del 2,4% sul 2009.
Astaldi (EUR5,475): definirà a giorni l’acquisto del 4,75% dell’autostrada Serenissima posta in vendita dal Comune di Milano, dopo che è trascorso il periodo di prelazione per gli attuali soci.
Banca POP. Milano (EUR2,528): secondo la stampa, l’aumento di capitale sarà nella fascia di EUR800 mln-EUR1 mld, e probabilmente vicino alla parte alta del range. Alcuni quotidiani in particolare riportano in particolare che Bankitalia avrebbe comunicato al CdA della banca che l’indicazione ufficiale di Core Tier 1 al 7,1% non è calcolata correttamente.
Cir (EUR1,623): Sorgenia ha chiuso il 1Q10 con un Mol aduste quasi quadruplicato rispetto a un anno prima.
Fiat (EUR6,175): secondo i dati Acea, le immatricolazioni di auto nell’UE a 27 hanno registrato a marzo un calo a 1,559 mln di veicoli (-5%), mentre nel trimestre il ribasso è stato del 2,3%. Il gruppo Fiat ha registrato un calo a 105.244 veicoli (-20,2%) e la quota di mercato è scesa al 6,8% dall’8% rispetto a marzo 2010. Nei primi tre mesi 2011 il ribasso è stato del 19,2%, la quota di mercato si è attestata al 7,3 dall’8,8%.
Telecom Italia (EUR0,995): da fonti Reuters, esiste un controllo di fatto di Telco ma questo non comporta obblighi di consolidamento delle partecipazioni in bilancio sulle società a monte della holding. Sarebbe questo l’orientamento della Consob, secondo due fonti legali.
MACRO, CAMBI E COMMODITIES
Sul fronte macro, seduta dedicata oggi alle anticipazioni del Pmi di aprile per il settore terziario e manifatturiero in Francia, Germania e nella Zona Euro. Le attese sono ancora per un’espansione dell’attività per entrambi i settori, ma in leggero ripiegamento rispetto alle letture di marzo.
Nel pomeriggio sono in agenda l’inflazione in Canada, prevista in rialzo dello 0,6% su base mensile dallo 0,3% precedente, i dati sulle case a marzo negli Stati Uniti e la fiducia dei consumatori di aprile nell’Area Euro.
In Giappone, i consumatori nipponici potrebbero dover contribuire alla ricostruzione dopo che il terremoto e il conseguente tsunami dello scorso mese hanno causato USD300,0 mld di danni, andando a gravare ulteriormente su un’economia già alle prese con un forte debito pubblico. Da stampa, il governo starebbe pensando di aumentare l’Iva del 3%, portandola all’8%, all’inizio del nuovo anno fiscale che comincia il prossimo aprile. Sarebbe il primo aumento dal 1997. Sempre in Giappone l’indice sulla fiducia dei consumatori di marzo ha mostrato oggi una lettura a 38,6 pts, in calo dai 41,2 pts di febbraio.
Copyright © UNICREDIT per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved