Continua la corsa al ribasso dello yen, che nella seduta odierna ha toccato i minimi degli ultimi quattro mesi contro il dollaro, a quota 124,40, e il livello piu’ basso dall’agosto 1999 contro l’euro.
Ad affossare la valuta nipponica sono le crescenti preoccupazioni per la politica economica del Paese del Sol Levante, che oggi hanno portato l’indice Nikkei 225 a perdere oltre 300 punti, ai minimi degli ultimi 19 anni. A queste si unisce l’azione di investitori concentrati sulle oscillazioni di breve termine dei cambi e di altri speculatori.
Il Giappone appare intenzionato ad utilizzare fondi pubblici per aiutare le proprie banche, sempre piu’ in crisi. Il nuovo ministro dei servizi finanziari, Heizo Takenaka, ha sottolineato l’importanza di incrementare la profittabilita’ delle banche e la necessita’ di ridurre il settore.
Gli esperti di Salomon Smith Barney sottolineano pero’ che, messa da parte la retorica, i dubbi sull’operato del governo nipponico rimangono tutti. Il Sol Levante non sembra infatti incline a mettere in atto una veloce svendita degli asset che riporti ad una condizione di bilanci consistente con un mercato sano. E cio’ che e’ ancor piu’ preoccupante e’ che la riluttanza a basarsi sulle forze del mercato non appare limitata alla vecchia guardia del partito al potere.
Gli analisti raccomandano quindi di muoversi con prudenza e di non sottovalutare le ripercussioni che la crisi della seconda economia al mondo, frutto della bolla speculativa sul mercato immobiliare prima e sull’azionario poi, puo’ avere sulla crescita mondiale.
Salomon raccomanda posizioni lunghe sul dollaro e corte sullo yen.