Sana’a – Yemen vicino al colpo di stato. Gran parte dell’esercito e molte figure chiave nei ranghi militari affiancano la rivoluzione. Un altro stato del Medio Oriente in rapida implosione. La svolta dopo il massacro di venerdi’.
La situazione e’ precipitata dopo che 52 persone sono state uccise dalle forze armate, che avevano improvvisamente aperto il fuoco sulla folla durante una manifestazione nei pressi di un’Universita’. Le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh, che sembravano solo questione di ore, secondo quanto riferito stamani da Al Jazeera, sono invece da rimandare. Saleh e’ convinto di poter contare sull’appoggio della maggioranza della popolazione.
Il generale a capo del primo battaglione dell’esercito, Ali Monseh Saleh, ha annunciato che i suoi soldati sono stati dispiegati nella capitale Sana’a per proteggere la popolazione. Il suo annuncio e’ stato confermato poco dopo da altri due generali dell’esercito.
Ieri sera il presidente dello Yemen aveva annunciato lo scioglimento del governo ed era stato esortato a rassegnare le dimissioni da alcune delle tribu’ piu’ influenti del paese.
Stando a quanto riferito dai media nelle ultime ore, persino la tribu’ del presidente avrebbe sottoscritto la richiesta insieme a un gruppo di leader religiosi yemeniti. Questa sarebbe l’esito di un negoziato tra esercito e governo.