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XEROX : LE CASSE NON SONO A SECCO

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Xerox (XRX) ha smentito le notizie apparse sulla stampa americana che la davano ad un passo dalla bancarotta e ha annunciato di avere risorse sufficienti per finanziare le proprie operazioni .
Xerox, che sta attraversando una grave crisi di liquidita’, secondo il reportage di ‘Busines Week’, avrebbe nominato la societa’ di consulenza finanziaria Blackstone Group, per valutare la possibilita’ di entrare in amministazione controllata.

La legge fallimentare americana infatti, ai sensi del ‘Chapter 11′, garantisce sostanziali forme di protezione dai creditori per le aziende in crisi, e il ricorso a questo dispositivo e’ frequente durante i processi di ristrutturzione piu’ impegnativi.
La societa’ ha tuttavia smentito con foreza l’indiscrezione dell’autorevoile settimanale.

“Come gia’ ricordato il mese scorso – ha dichiarato un portavoce di Xerox – possiamo contare su risorse fresche per $1,4 miliardi. Una liquidita’ che riteniamo suffiiciente a finanziare i nostri progetti a breve termine”.

La crisi di Xerox coincide con il tramonto delle macchiune fotocopiatrici basete sulla tecnologoia ottica e dai ritardi con cui la societa’ di palo Alto si e’ convertita ai sistemi digitali e alle periferiche in grado di interagire con i personal computer.

Lo stesso amministratore delegato, Paul Allaire, aveva ammesso lo scorso errori nella conduzione dell’azienda.

Per ovviare alla mancanza di liquidita’, Xerox ha intrapreso una strategia di dismissioni che complessivamente dovrebbe portare nelle casse circa $4 miliardi di dollari. Il primo passo di questa strategia e’ stata la cessione per $550 milioni della propria filiale cinese che e’ servita a darle un po di fiato.

Le banche finanziatrici di Xerox esprimono un cauto ottimismo. “Il programma di risanamento intrapreso da Xerox e’ ambizioso, ma se arrivera’ in porto permettera’ di salvare la societa’”.