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Wto: Ue a Usa, tagliare sussidi agricoltura

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La Commissione europea chiede agli Stati Uniti un piano di riduzione “più ambizioso delle sovvenzioni agricole che perturbano gli scambi”, per arrivare a un risultato positivo per il Doha Round alla Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio chiamata a verificare le condizioni per liberalizzare gli scambi a livello globale. E’ il primo commento dell’Esecutivo europeo al nuovo progetto Farm Bill (la legge di orientamento agricolo) presentata mercoledì scorso a Washington. “Per quanto riguarda Doha, non vediamo chiaramente sulla base di questa proposta quale sarà l’approccio del negoziato da parte dell’amministrazione americana”, premette Michael Mann, portavoce della commissaria europea all’Agricoltura Mariann Fischer Boel. Il portavoce precisa che “il Farm Bill suppone che i prezzi dei prodotti agricoli di base resteranno a loro alto livello attuale. Ma se la tendenza dei prezzi cambia, le sovvenzioni che perturbano gli scambi aumenteranno di nuovo”. Pertanto, “se vogliamo avere un risultato positivo del Round Doha, gli Stati Uniti hanno bisogno di proporre tagli e discipline più ambiziosi delle sovvenzioni agricole che creano distorsioni agli scambi”, rileva il portavoce. Il progetto di Farm Bill, depositato mercoledì scorso al Congresso americano, prevede una riduzione delle spese agricole di almeno 10 miliardi di dollari in cinque anni. Secondo una prima analisi degli esperti di Bruxelles, i meccanismi chiave che introducono distorsioni commerciali negli scambi agricoli mondiali non sono però toccati per nulla o solo in minima parte. La questione di riduzioni supplementari dei sussidi agricoli americani è uno degli ostacoli maggiori alla conclusione di un accordo in sede Wto per il Doha Round. Secondo gli europei, le concessioni finora fatte dagli Usa sono largamente insufficienti. La Ue, dal canto suo, mette sul tavolo una proposta di riduzione del 70 per cento delle sovvenzioni interne che possono perturbare gli scambi. E ciò richiede, ricorda Mann, un “processo di riforme doloroso, ma nel mondo sviluppato, noi abbiamo l’obbligo di andare in modo deciso verso questa riduzione”. Riuniti a Davos la scorsa settimana, i ministri del Commercio dei Paesi principali protagonisti dei negoziati Doha concordano di rilanciare i colloqui nelle prossime settimane.