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Wto: Sussidi agricoli, Usa pronti al compromesso

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Il vertice del Gruppo di Cairns dei 18 maggiori Paesi esportatori agricoli si conclude ieri in Australia senza riuscire a superare l’impasse fra Stati Uniti e Unione europea sulla controversa materia del supporto alle esportazioni agricole, che rischia di arenare per anni l’auspicata riforma del commercio globale. Nel comunicato finale, i ministri dell’agricoltura dei 18 Paesi fanno appello a un rapido rilancio dei negoziati sulla liberalizzazione degli scambi, sospesi in luglio per i disaccordi su come ridurre sussidi agricoli e tariffe, e avvertono che il mondo non si può permettere di perdere l’occasione di abbattere le dannose barriere commerciali. Il convegno di due giorni nella città di Cairns, dove il gruppo viene formato proprio 20 anni fa su iniziativa dell’Australia, chiede un rapido rilancio del Doha Round dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Il vertice, che pure porta insieme i negoziatori Usa e Ue, non riesce però a colmare le differenze fra le due potenze commerciali, sui miliardi di dollari che Washington paga ogni anno agli agricoltori non competitivi e le alte tariffe che l’Ue impone sulle importazioni. Il Gruppo di Cairns, che da due decenni spinge per le riforme nel commercio agricolo, esorta i 149 Paesi membri del Wto a tornare al tavolo dei negoziati entro novembre. Nel suo intervento al vertice, il direttore della Wto, Pascal Lamy, afferma che i negoziati possono ancora essere salvati purché i negoziatori si concentrino sul “grande quadro” e favoriscano la “quieta diplomazia e i compromessi”. L’ambiziosa scadenza di novembre lascia però alle parti solo poche settimane per tornare a trattare, prima che l’amministrazione Bush sia totalmente assorbita dalle elezioni congressuali di mezzo termine. Il ministro del commercio australiano, Mark Vaile, ammette che la scadenza può essere difficile da raggiungere, ma sottolinea che i principali giocatori nella partita “devono essere spronati. La finestra di opportunità si sta chiudendo rapidamente e se non lanciamo questo genere di sfide – prosegue – i Paesi continueranno a trascinare i piedi”. Vaile presenta il piano concordato dai 18 Paesi, secondo il quale l’Ue dovrebbe accettare di migliorare del 5 per cento la sua offerta di ridurre le tariffe agricole, mentre gli Usa dovrebbero tagliare i propri sussidi agricoli di 5 miliardi di dollari Usa (circa 3,9 miliardi di euro). L’Unione europea, che è rappresentata al vertice solo a livello di ambasciatore presso il Wto, non si dichiara tuttavia disposta ad andare oltre la sua offerta di una media del 51 per cento di riduzione delle tariffe, mentre il segretario all’agricoltura Usa, Mike Johanns, afferma che il piano sarà “difficile da mettere in atto”. Gli Usa sono disposti a migliorare la loro offerta di riduzione dei propri sussidi, “ma solo se sul tavolo vi sarà anche un maggiore accesso al mercato europeo”. I Paesi membri del Gruppo di Cairns sono Argentina, Australia, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costarica, Filippine, Guatemala, Indonesia, Malaysia, Nuova Zelanda, Pakistan, Paraguay, Sudafrica, Thailandia e Uruguay.