La Cina celebra ieri i cinque anni dall’adesione all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), sostenendo che questi anni “non hanno portato le minacce attese”, ma neanche un commercio “ancora libero”. In base a quegli accordi infatti, ricorda all’agenzia Nuova Cina Long Yongtu, responsabile dei negoziati che portano la Cina all’adesione, è permesso ai Paesi membri di concordare con la Cina una limitazione delle esportazioni in diversi settori. Si tratta delle cosiddette clausole di salvaguardia, di cui anche Ue e Stati Uniti si avvalgono, ad esempio, nel settore tessile. Tutti gli accordi bilaterali con la Cina che stabiliscono quote commerciali scadranno obbligatoriamente a fine 2007. Le autorità cinesi celebrano l’anniversario annunciando una nuova apertura nel sistema finanziario alle banche straniere, dopo che già i tre maggiori istituti di credito cinesi (Bank of China, China Construction Bank, e Industrial and Commercial Bank of China) si quotano in Borse estere. “Una maggiore competizione consentirà più innovazione e più guadagno nel nostro sistema bancario”, spiega Wang Zhaoxing, membro della China Banking Regulatory Commission.
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