WorldCom, gigante Usa delle telecomunicazioni già in fallimento, ha ammesso di avere altri $3,3 miliardi di errori contabili.
Più in particolare questo denaro è stato registrato in modo improprio nei libri contabili del gruppo dal 1999 al primo trimestre 2002.
In questo modo quasi si raddoppia, a oltre $7 miliardi, la cifra totale che è al centro dello scandalo scoppiato qualche settimana fa.
WorldCom ha anche detto che potrebbe svalutare 50,6 miliardi di goodwill e altri asset intangibili, e che farà una nuova valutazione del valore dei suoi immobili, impianti e attrezzature.