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Wikileaks scompare dalla rete. La squadra di Assange: “Dominio ucciso dagli Usa”

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(WSI) –Wikileaks è scomparso dalla Rete. O meglio: il sito di Julian Assange è impossibile da raggiungere se si cerca all’indirizzo wikileaks.org. Il provider che forniva il dominio, EveryDNS.net, ha infatti reso noto in una dichiarazione di aver interrotto la fornitura del dominio alle 22 di giovedì (ora della costa orientale americana).

Al sito, comunque, si può ancora accedere attraverso wikileaks.ch, un dominio fittizio che rimanda all’indirizzo IP. Il dominio oscurato ha fatto andare su tutte le furie la squadra di Assange, che tramite Twitter, punta il dito contro gli Stati Uniti. «Il dominio Wikileaks.org è stato ucciso dagli Usa», si legge.

«TROPPI ATTACCHI» – EveryDNS.net, uno dei più grandi provider che forniscono gratuitamente domini Internet, spiegando che wikileaks.org è finita nel mirino di una massiccia offensiva di pirateria informatica.

«Il servizio è stato interrotto – afferma EveryDNS.net – per violazione della clausola che afferma “il membro non deve interferire con l’utilizzo o la fruizione del servizio da parte di un altro membro o con l’utilizzo e la fruizione di servizi simili da parte di un altro soggetto”».

«L’interferenza – prosegue la nota – sorge dal fatto che wikileaks.org è diventato l’obiettivo di numerosi e diffusi attacchi di rifiuto di servizio (DDOS). Questi attacchi hanno minacciato (e quelli futuri potrebbero minacciare) la stabilità dell’infrastruttura di EveryDNS.net, che premette l’accesso a quasi 500.000 altri siti web». Il provider ha detto di aver mandato un messaggio 24 ore prima della sospensione del servizio, affermando che «ogni inattività del sito wikileaks.org deriva dalla sua incapacità di usare un altro provider di servizi DNS (Domain Name System)».

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