L’allarme bomba che ha scatenato il panico a Washington questa mattina “non era credibile”.
La portavoce dell’Fbi, Debbie Weierman, ha infatti fatto sapere che “la minaccia – fatta attraverso una chiamata anonima alla polizia locale domenica e relativa a una bomba che avrebbe dovuto scoppiare alle 12 locali (le 18 in Italia) – non era stata mai considerata seria ma che, come spesso accade, la situazione e’ precipitata”.
“Nonostante non avesse motivo per assegnare un alto livello di credibilita’ alla chiamata anonima – ha spiegato la Weierman -, considerati i dettagli della minaccia il nostro ufficio di Washington ha comunque notificato l’allarme al mondo finanziario”.
La maggior parte delle banche ha deciso di chiudere prima del normale orario di chiusura, e sulle vetrine di molte filiali della citta’ e’ apparso il cartello “Siamo chiusi per motivi di emergenza”.
Cio’ ha scatenato il panico, non solo a Washington ma in tutti gli Stati Uniti. A Wall Street, pochi minuti dopo la notizia dell’allarme bomba, il Dow Jones e’ sceso sotto quota 10.100, arrivando a perdere circa 120 punti, per poi risalire la china dopo che l’Fbi ha chiarito l’accaduto.