Volatilita’ estrema sulla borsa americana. I futures sugli indici hanno attraversato la linea di parita’ piu’ volte gia’ nel preborsa, i listini hanno infine imboccato la strada dei rialzi e nei minuti iniziali sono arrivati a segnare un progresso superiore al punto percentuale. Dopo circa mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni pero’, hanno ceduto interamente i guadagni (controlla la performance in tempo reale).
All’annuncio iniziale della Fed sull’aumento di liquidita’ tramite TAF (che aveva deluso gli operatori), ha fatto seguito quello della creazione di un “Commercial Paper Funding Facility”, uno strumento speciale con il quale la Banca Centrale acquistera’ i commercial paper non garantiti con scadenza tre mesi. Lo SPV (Special Purpose Vehicle) sara’ attivo fino al prossimo 30 aprile.
Date le circostanze gli investitori sperano ora in una mossa della Banca Centrale sui tassi d’interesse per ridare ossigeno all’economia. Il piano di salvataggio da $700 miliardi, se avra’ alcuni effetti, richiedera’ ancora del tempo per produrne. A livello globale, gli operatori ritengono che sia necessaria una manovra coordinata delle Banche Centrali per limitare i danni della crisi.
Nella giornata di ieri si e’ assistito ad un elevato taglio (-1%) dei tassi d’interesse in Australia, la Bank of England dovrebbe ridurre il costo del denaro il prossimo giovedi’. Il meeting della Fed e’ previsto per la fine del mese e gli operatori hanno iniziato a scontare un abbassamento dei fed funds di 50 punti base. In giornata interverra’ il presidente Bernanke, mentre nella prima serata saranno diffuse le minute sull’ultimo incontro della Banca Centrale in cui fu deciso di lascire invariati i fed funds al 2.00%.
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Intanto crescono i timori sui profitti aziendali. Nel settore finanziario, Bank of America ha riportato un calo del 68% degli utili, ridotto il dividendo, ed affermato che raccogliera’ nuovo capitale per circa $10 miliardi. Il titolo perde il 10.80% in avvio. Pressioni anche sulle banche britanniche Royal Bank of Scotland, Lloyd TSB e Barclays: la BBC ha riportato che tutte e tre sarebbero pronte a richiedere un’iniezione di capitali al governo per un totale di 15 miliardi di sterline.
Subito dopo la chiusura delle borse si entrera’ nel vivo della stagione degli utili con i numeri di Alcoa. Il gigante dell’alluminio dovrebbe riportare un EPS di 61 centesimi, in calo rispetto allo scorso anno.
Sugli altri mercati, rimbalza il petrolio: i futures con consegna novembre segnano un progresso di $3.75 a $91.56 al barile. Sul valutario, l’euro recupera terreno nei confronti del dollaro a quota 1.3723. In progresso l’oro a $883.50 l’oncia (+$17.30). Arretrano infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.56%.
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